Germania, va in rete con l'avversario a terra in attesa dei soccorsi: Eismann segna uno dei gol più scorretti di sempre

Germania, va in rete con l'avversario a terra in attesa dei soccorsi: Eismann segna uno dei gol più scorretti di sempre
Altro che fair play. Lealtà e buone maniere non appartengono di certo al ventinovenne Sӧren Eismann, che da sconosciuto (ai più) calciatore della terza serie...

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Altro che fair play. Lealtà e buone maniere non appartengono di certo al ventinovenne Sӧren Eismann, che da sconosciuto (ai più) calciatore della terza serie tedesca, con un gesto di rara antisportività, in un attimo si è trasformato nel simbolo mondiale della scorrettezza applicata al mondo del pallone.


La vita anonima di Eismann, centrocampista di modestissima caratura, è cambiata repentinamente al 56esimo minuto di Carl Zeiss Jena-Meppen, quando, con un compagno a terra e un avversario fermo in attesa dei soccorsi, non ha esitato un attimo a rubare il pallone a quest’ultimo e a dirigersi verso la porta degli ospiti per realizzare la rete (decisiva) del 2-2. Il tutto per la ovvia e comprensibile rabbia dei giocatori del Meppen, che hanno reagito scatenando (quasi) una rissa in campo, e per l’indignazione del web, che ha fatto diventare il video della sua “prodezza” virale.




Il buon (si fa per dire) Sӧren, che, professionista dal 2010, attualmente veste addirittura i gradi di capitano del Carl Zeiss Jena, protagonista nella stagione 1980-81 di una finale di Coppa delle Coppe, raggiunta anche a scapito della Roma, sconfitta per 4-0 nel match di ritorno dei sedicesimi, invece, ha continuato a sfoggiare la sua cinica imperturbabilità, la stessa messa in mostra dopo l’episodio incriminato: niente scuse e, a quanto pare, nessun pentimento. Della serie, “cosa volevate che facessi?”.


Chissà se la medesima domanda retorica, a suo tempo, aveva popolato pure i pensieri di Luiz Adriano, altro “gentiluomo” del pallone che molti hanno accostato a Eismann. L’attaccante brasiliano, dal 2015 al 2017 oggetto misterioso del disastrato Milan di fine ciclo berlusconiano, nel 2012 infatti fece parlare di sé per una rete “furbina” realizzata al venticinquesimo di Nordsjaelland – Shakhtar Donetsk, match disputatosi nella sfavillante cornice della Champions Leauge: con i giocatori del Nordsjelland fermi in attesa del pallone, che Willian si era incaricato di restituire loro dopo un’interruzione decisa dall’arbitro, invece di farsi da parte, regola non scritta del calcio in questi casi, il bomber dello Shakthar si avventò sulla sfera e, tra l’incredulità generale, scartato il portiere, fece gol. Anche allora piovvero fischi e polemiche, a cui il “reprobo” verdeoro rispose giustificandosi con la scusa di essere stato vittima di un malinteso. Sarà ma, tra un Eismann e un Luiz Adriano, probabilmente c’è poco da fraintendere ed equivocare: di galantuomini e di ammiratori del fair play il calcio è sempre meno nutrito.
 

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Il Gazzettino