La Fiorentina ha festeggiato nel peggiore dei modi la sua gara numero 2700 in serie A. Il confronto tra le difese bunker del campionato è stato vinto da una Juventus...
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La Juve conosce l’arte della vittoria: in 14 gare di campionato Allegri ha lasciato solo 2 punti agli avversari (pari col Genoa) e in trasferta nell’anno solare 2018, considerando tutte le competizioni, è giunta al diciannovesimo trionfo. In campionato sono 40 punti, un rullo compressore. Allegri ha scelto Cuadrado in mediana, lasciando Pjanic in panchina, certo della regia di Bentancur che infatti non lo ha deluso. Pioli ha ritrovato Pezzella, l’unico a salvarsi nella sconfitta, e ha riproposto un impalpabile Gerson in avanti. Fino al gol la Fiorentina e’ stata compatta e corta, poi sul dai e vai Bentancur-Dybala la difesa si è aperta come una scatoletta e l’uruguagio ha regalato il vantaggio. L’errore più grande è stato di Simeone - che non segna da 785 minuti -: perché poco dopo si è ritrovato la palla del pareggio e l’ha propria ciccata. Quello è stato un altro segnale.
La partita è andata avanti con la Fiorentina capace di tirare in porta, Chiesa ci ha provato, ma senza graffiare. Anche alcune palle vaganti nell’area bianconera non sono state sfruttate. Pure la Juve con Ronaldo e Cancelo ha sparato, ma fuori. L’ex Pjaca al posto di Benassi non ha dato nulla, così la Juve ha raddoppiato con Chiellini: un tiro deviato da Lafont che ha assunto una traiettoria bizzarra e si è infilato in porta. Pioli ha buttato dentro anche Thereau passando ad una sorta di 4-2-4, ma la Juve ha continuato a giocare al gatto col topo. Dybala si è mosso da tuttocampista, ha anche concluso, ma Lafont ha deviato. Ronaldo non aveva pescato ancora lo spunto giusto e allora è stato Mandzukic - che ha centrato il braccio di Edimilson - a regalare al portoghese la possibilità di chiudere in bellezza. Calcio di rigore dei suoi e titoli di coda. Festa per la Juve, tristezza per la Fiorentina che non vince dal 30 settembre. Da allora 2 sconfitte e 5 pareggi.
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Il Gazzettino