È caduta e risalita mille volte, ha scritto pagine indelebili nella storia del nuoto e dello sport italiano, vincendo titoli e stabilendo record: i primi 30 anni di...
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Nata sotto il segno del Leone (l'animale che dice di rappresentarla meglio tanto da averne una collezione di peluche come portafortuna), il regno della regina dura da 14 anni: da Atene 2004, quando appena sedicenne l'allora teenager della vasca riportò il nuoto italiano al femminile sul podio olimpico in quei 200 stile che segneranno nel bene (tanto) e nel male (poco) la sua vita di atleta.
LA SUADISTANZAÈ su questa distanza che la campionessa veneta si è presa le migliori soddisfazioni, e anche fermato il cronometro a 1'5298 che resta ancora la barriera mondiale da battere. Spettacolo puro poi ai mondiali in casa: a Roma 2009 la regina della piscina incanta tutti con una doppietta storica, confermandosi leader assoluta dei 200 stile, con record che ancora tiene, ma vince anche i 400. Il 2009 così intenso le avrebbe però riservato il colpo peggiore: la morte improvvisa e prematura di Alberto Castagnetti, quel tecnico-guru la cui presenza a bordovasca era un punto inamovibile per l'atleta e la giovane Federica. Ma nonostante tutto a Shangai 2011, ancora mondiali, super Fede conferma la doppietta su 200 e 400 stile. Ai Giochi di Londra 2012 il punto più basso: un flop col 5. posto sulle due distanze e una delusione così forte da farle pensare al ritiro. Crisi di panico, tensioni, disturbi: alla fine sceglie un anno sabbatico per riprendersi. A Barcellona 2013 dimostra di non essersene mai andata e porta a casa un argento che vale oro. Bis anche a Kazan 2015, i mondiali che hanno visto alla ribalta la next gen della piscina. Ancora lacrime di gioia, perché Fede è sempre lì nel mezzo, anche col nuovo che arriva.
Agli ultimi Giochi (Rio 2016) un'altra delusione olimpica, e lì davvero la voglia di dire basta. Ma si rimette sotto, senza sapere che il più bello dei suoi mari lo doveva ancora navigare. Il grande capolavoro arriva a 29 anni: dopo essersi presa anche il titolo iridato a Windsor nel 2016 in vasca corta (unico che le mancava) a Budapest 2017, il 26 luglio, batte di nuovo tutte. È ancora lei la Divina.
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Il Gazzettino