Federica ad andamento lento va in semifinale nei “suoi” 200 stile: di prima mattina la Pellegrini è già in vasca dopo la rimonta che l’ha portata a riprendere...
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Nuota da “bagnetto”: 1:59.14 il suo crono che, parole sue, «era da tanto che non ci si qualificava con un tempo così, ma l’importante era qualificarsi». I raccoglitori di numeri dicono che anche la straordinaria performance di staffetta, a guardarla aseticamente, sia stata una Pellegrini normale, la rimonta favorita dal crollo della svedese. Può darsi: resta l’impressione dell’eccezionalità se non del tempo in assoluto, della riconquista della prima posizione. «Passo dopo passo, un passo alla volta» ha detto Federica a mezza bocca stamattina: l’“Ultima Diva”, come l’ha chiamata L’Equipe, è passata tra i microfoni e le telecamere senza aggiungere altro, come fa spesso dopo le mattutine batterie, quando pensa solo alla gara, a quel che ha fatto, a quel che ancora l’aspetta, che sono la semi dei 200 di oggi, la finale di domani passando il turno e i 400 mattina e sera domenica, ammesso che non decida di non farli, il che è anche possibile.
Il tempo lento di stamani ha rinverdito la critica: nuota meno bene di prima, ha cambiato bracciata, non è in forma. E se lo fosse stata quanto avrebbe riguadagnato sull’ultima svedese di staffetta, la malcapitata Gardell?
La buona notizia per i 200 è che non si è presentata ai blocchi la svedese Sjoestroem, strepitosa nella staffetta di ieri e orientata su altre gare; si è presentata, ed ha il miglior tempo, la stakanovista ungherese Hosszu, che ha già vinto tre ori e che è una gareggiante compulsiva, non net addicted ma ossessionata dal podio: 1:57.05 il suo crono.
Si è qualificata Chiara Masini Luccetti (2:00.83, decimo tempo) che ha raccontato di non aver fatto festa ieri sera, «siamo state tutte tranquille per rispetto a Federica: sappiamo quanto ci tiene ai 200 e doveva recuperare energie»; non è passata Diletta Carli; non ha gareggiato Alice Mizzau che, dopo l’oro della staffetta (è la prima frazionista) è tornata in Italia per problemi familiari. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino