Sfiniti dalla stanchezza stagionale ma forse non abbastanza per rinunciare all’ambizione, domani sera il Liverpool e il Siviglia daranno vita alla finale di Europa League...
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È facile immaginare che, davanti ai 37.500 spettatori dello stadio svizzero, i Reds di Jurgen Klopp e gli spagnoli di Unai Emery regaleranno spettacolo e bel gioco. Del resto, per dirne una, quasi sempre le due squadre hanno viziato i propri tifosi, servendo sul tavolo del giovedì un mare di reti. Quanto alle medie relative ai gol, «il Siviglia è in vantaggio per 1,75 a 1,29 rispetto al Liverpool, ma ha subìto una media di 0,88 reti a partita contro le 0,71 dei Reds», ha raccontato il sito ufficiale della Uefa. Klopp non avrà lo squalificato Sakho, mentre a Emery mancheranno Reyes, Krohn-Dehli e Tremoulinas. «Vogliamo far sognare i nostri tifosi. Servirà pazienza e coraggio. La Spagna in questo momento produce il miglior calcio al mondo e il Siviglia può contare su un buon allenatore e un'ottima squadra», ha confidato il tecnico tedesco.
Il Siviglia sarà la prima squadra a giocare la finale di Coppa Uefa o di Europa League per tre stagioni consecutive. E, dunque, sarebbe anche la prima a conquistare il trofeo in tripla sequenza. Va pure ricordato però che il Liverpool ha perso soltanto una delle 14 gare giocate quest’anno in Europa League. Aggiudicandosi la finale, comunque, il Siviglia eguaglierebbe il record di 27 vittorie in Europa League stabilito dal Villarreal.
Insomma, come si è visto, le cifre promettono una notte di bellezza calcistica. Non bastasse il prestigio del titolo, a motivare le squadre provvederà il premio dell’accesso diretto alla Champions League. Più che l’ultimo passaggio di questa stagione, si direbbe, la sfida di Basilea sarà il primo della prossima.
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Il Gazzettino