Euro 2016, fermati e rilasciati 3 italiani per striscione offensivo

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Sono tre universitari di Milano - due bocconiani e uno della Cattolica - i primi tifosi italiani fermati in Francia. Avevano esposto uno striscione offensivo per la polizia - un reato in Francia - ma hanno spiegato al giudice che si trattava di una goliardata per un loro amico rimasto a casa causa bocciatura agli esami. Il giudice, davanti al quale sono comparsi per direttissima, li ha «ammoniti» con un «richiamo alla legge», senza condanna.


I tre ragazzi italiani, Alberto B., Giacomo C. e Andrea A., tutti fra i 21 e i 22 anni, avevano esposto lunedì pomeriggio allo Stade de France di Saint-Denis uno striscione con la scritta «Ardone libero, Acab». Ardone era il loro amico bloccato dalla bocciatura, Acab è l'acronimo per «All cops are bastards» (tutti i poliziotti sono bastardi). Individuati con la telecamera prima dell'inizio della partita, i tre sono stati fermati e giudicati per direttissima. Al magistrato hanno spiegato di ignorare che Acab fosse un insulto e soprattutto che si trattasse di un reato in Francia. E che Ardone era il loro amico rimasto a casa. Hanno rimediato un'«ammonizione orale», una sorta di cartellino giallo: se recidivi, verranno condannati.

Stesso provvedimento per William D.A., 46 anni, italiano residente in Belgio, fermato per bagarinaggio, e per Vito D., 53 anni, e Massimiliano L. (52), entrambi «ammoniti» dal giudice per vendita abusiva di gadget nella fan zone della Tour Eiffel.
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Il Gazzettino