MONTEBELLUNA - Nell'ultimo anno scolastico, ha fatto la spola fra Roma, dove si tratteneva per tre settimane al mese, e Montebelluna, dove ha frequentato all'istituto...
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IL TRAGUARDO
Un altro traguardo prezioso per una ragazza di diciannove anni vissuti tutti d'un fiato. Atleta della nazionale di nuoto, residente a Caerano e iscritta a Montebelluna, Enrica ha compiuto infatti l'impresa più bella, centrando il diploma come gli altri, e con un risultato migliore di tanti studenti che si dividono fra libri e divano. «Da quando faccio parte della nazionale -racconta Enrica- ho trascorso tre settimane al mese in raduno collegiale a Roma, dove mi alleno per 8/9 al giorno. Poi la sera mi dedicavo allo studio, per una, due ore al massimo». Alla luce dell'attività sportiva svolta, Enrica ha ricevuto una deroga che, su richiesta del Coni, le ha permesso di non effettuare i giorni minimi di frequenza. «Su 200 giorni di scuola -spiega- ne ho fatto 130 di assenza, quasi i due terzi». E' facile immaginare, quindi, quali difficoltà Enrica abbia affrontato. Eppure, ce l'ha fatta.
LA TENACIA
Grazie alla sua tenacia, prima di tutto, ma anche grazie alla disponibilità di compagni e insegnanti. Fra i suoi docenti, lo storico Lucio De Bortoli. «Mi ha sempre mandato le lezioni che faceva in classe via whatsapp -spiega Enrica- e questo è stato un aiuto prezioso perché una cosa è studiare sui libri di testo, un'altra sentire la spiegazione dell'insegnante. Ma ho avuto anche dei compagni splendidi. Per ogni disciplina, ne ho avuto uno che, quando tornavo nel Veneto, mi aiutava nella sua materia. E spesso, in tre ore di studio al pomeriggio, mi ha fatto recuperare le tre settimane di assenza». C'erano poi le verifiche. «Le ho svolte tutte nella settimana in cui ero a casa: anche due al giorno. Devo però dire che i miei prof sono sempre stati disponibili e se c'era bisogno di spostarne una lo facevano. Le materie più impegnative sono state matematica ed economia». Una vita estremamente intensa e impegnativa. «E' stata dura -confida Enrica, soprattutto quest'anno ho sentito particolarmente la fatica». La vita di Enrica, del resto, è completamente diversa da quella dei coetanei. Anche se, nonostante ciò, coltiva le amicizie e ha trovato, in piscina, pure l'amore. «A casa -spiega- ho delle amicizie che continuano dai tempi dell'asilo e anche con i miei compagni, soprattutto quelli che mi aiutavano nel recupero, si è creata una splendida sintonia. A Roma, vivo una realtà diversa, comunque appagante». E lì, in vasca, ha trovato anche l'amore. Quello di Giorgio Minisini, l'unico italiano nella nazionale italiana per il nuoto sincronizzato. Ora, chiuso il capitolo legato alle superiori, Enrica guarda oltre. E nel suo futuro c'è ancora anche la scuola. Non appare, infatti, intenzionata a fermarsi. «All'inizio di agosto -spiega Enrica- sarò impegnata agli Europei con la nazionale. Per quanto riguarda la scuola, penso di iscrivermi all'università, probabilmente alla facoltà di economia». E tutto fa pensare che Enrica ce la farà. Con quella tenacia e grinta che contraddistinguono le vere campionesse.
Laura Bon Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino