La prima sezione del Tribunale nazionale antidoping di Nado Italia ha squalificato per un anno il difensore del Benevento, Fabio Lucioni e per 4 anni il medico del club sannita,...
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«Il collegio ha riconosciuto tutte le attenuanti previste dalla normativa, ma non si è sentito di applicare la norma sull'assoluta mancanza di responsabilità, che era quello che chiedevamo in via principale». L'avvocato di Fabio Lucioni, Saverio Sticchi Damiani, ha commentato così la sentenza del Tribunale nazionale antidoping di Nado Italia che ha comminato al difensore del Benevento una squalifica di un anno (4 anni di inibizione per il medico sociale Walter Giorgione) per l'uso del Clostebol. «Dispiace perché si poteva arrivare a una decisione del genere in tempi meno lunghi e senza illudere il ragazzo - aggiunge il legale - che è rientrato in campo e ora è stato squalificato. Era opportuna una gestione più attenta dei tempi del processo». Sicuro il ricorso in appello: «Andremo avanti - annuncia Sticchi Damiani al termine del processo svoltosi oggi presso gli uffici dello stadio Olimpico di Roma - perché questo è uno dei pochi casi nei quali si può davvero escludere completamente la responsabilità dell'atleta».
«La squalifica la temevo, la reazione è stata di grossa tristezza, poi successivamente ho pensato al danno provocato al ragazzo e all'immagine della società, è una di quelle cose che ti fa chiudere gli occhi, ti fa immaginare che stai vivendo un momento non vero e speri che la realtà sia diversa.
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Il Gazzettino