Fattostà che, nella domenica boom dell'Inter e della tripletta di Belotti, forse un po' condizionata da tante chiacchiere o forse solo momentaneamente in vacanza...
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Secondo prassi ormai consolidata, tutta l'Udinese (Delneri si è fatto anche espellere) ha protestato per la punizione dalla quale è nato il pareggio, e pazienza se poi neppure le moviole hanno sciolto i dubbi: per Delneri e i suoi, invece, solo certezze. Ovviamente, non una parola sul doppio rigore reclamato nel primo tempo dalla Juve: e se sul mani di Samir si può discutere (il pallone prima tocca il piede anche se il braccio è molto largo e alto), la trattenuta di Felipe su Dybala appare evidente.
Morale della favola: la Juve manca unoccasione e tiene in vita le inseguitrici e, complice l'insidioso calendario (Milan allo Stadium venerdì, trasferte a Genova, Napoli, Bergamo e Roma e derby col Torino), da qui alla fine, si può dire che otto punti di margine sono sì tanti ma non ancora abbastanza. La Juve vera non avrà problemi a restare al comando fino a fine maggio, la Juve spenta di ieri ne avrebbe parecchi.
Claudio De Min Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino