ROVIGO - Stangata sul Delta Porto Tolle. La Commissione disciplinare nazionale a seguito del deferimento del 14 gennaio, penalizza la società di calcio polesana che milita in...
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Il Delta Porto Tolle è stato deferito con questa motivazione: «Non aver documentato agli Organi federali, l'avvenuto pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps relativi agli emolumenti dovuti ai propri tesserati per le mensilità di luglio e quota parte di agosto 2013, nei termini stabiliti dalla normativa». Dopo questo atto ufficiale il Delta ha fatto pervenire documentazione e ha contestato gli addebiti, in quanto ha sempre corrisposto con regolarità ogni emolumento, al punto che nessun giocatore ha mai sollevato eccezione. I tesseramenti dei giocatori erano stati fatti il primo luglio, le visite mediche il 3 agosto ed i contratti il 16 agosto.
Il Delta Porto Tolle risponde a questa condanna in promo grado con un comunicato a firma della ds Lorenza Visentini: «Prendiamo atto della decisione adottata, proporremo appello. La società ha sempre agito nella massima correttezza e trasparenza e non ritiene condivisibile la decisione. L'art. 39 Noif determina che il contratto ha valenza dal momento del deposito, anzi, dall'ottenimento del visto di esecutività della Lega. Prima di questo momento non esiste alcun rapporto lavorativo tra società e atleta. Pertanto, siamo certi che la giustizia sportiva valuterà la situazione applicando le norme federali in maniera giusta ed oggettiva».
C'è amarezza per questa decisione per il tecnico Paolo Favaretto che ritiene ingiusta: «Sono fiducioso che si risolverà. Noi non molliamo e soprattutto non ci demoralizziamo, continuando a lavorare per restare in Lega Pro». La rabbia monta fra i tifosi e gli Ultras Delta: «Non riusciamo a goderci la vittoria di Crema che subito ci arrivano notizie negative. Ma come si fa a dare due punti di penalità ad una società sana e regolare come il Delta? Con quello che combinano da altre parti! Siamo presi di mira». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino