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Il nuoto mondiale ha il suo nuovo re. Ed è un re quanto mai giovane: 16anni che diventeranno 17 il 15 settembre. A Roma, negli Europei colorati d'azzurro, il romeno David Popovici vince l'oro conquistando il nuovo primato nei 100 stile libero con il tempo di 46"86 dopo ben 13 anni. Il precedente record di 46"91 apparteneva al brasiliano Cesar Cielo Filho, sempre fatto segnare nella piscina Foro Italico ai Mondiali del 2009.
David Popovici è il nuovo prodigio della vasca e arriva dalla Romania.
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«Quando mi incontrano, nel mio Paese, tutti mi riconoscono e mi chiedono un selfie», aveva confessato ieri in conferenza stampa prima della finale. David non è lo stereotipo dell'atleta impermeabile agli stimoli intellettuali: oltre all'interesse per la filosofia, a cui l'ha introdotto il suo coach Adrian Radulescu, è interessato anche alla psicologia (sua madre è psicologa). Non si atteggia a superstar, e non vuole essere paragonato ai grandissimi del passato (nonostante magari un giorno riuscirà a superarli come numero di trofei).
Apprezza Aleksandr Popov, di cui è quasi omonimo, Michael Phelps e Ian Thorpe, ma sogna di essere lui un giorno il metro di paragone per tutti gli aspiranti fenomeni. Per adesso vuole essere solo definito «un ragazzo semplice che nuota». Eppure al Foro Italico quel ragazzo semplice si è messo alle spalle senza dare l'impressione di faticare troppo due campioni come l'ungherese Kristof Milak (argento) e l'azzurro Alessandro Miressi, uno dei simboli della nouvelle vague del nuoto nostrano. Proprio il torinese, dopo aver centrato la finale, aveva promesso che avrebbe dato tutto contro Popovici, definendo 'impressionantè il rivale diciassettenne.
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