I club di serie C, l'Assocalciatori e l'associazione allenatori hanno stilato un accordo per affrontare l'emergenza coronavirus: mentre la Lega di A e il sindacato...
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LE PAROLE DI GHIRELLI
«La tragedia che il maledetto virus ci sta provocando doveva e deve essere affrontata insieme, per questo l'unità con l'Aic e l'Aiac è un fatto di straordinario valore». Lo dice il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli, dopo l'accordo con le parti sociali del calcio per «affrontare insieme la crisi». Questa unità, sottolinea Ghirelli, «interrompe una deriva che rischiava di far apparire il calcio incapace di trovarsi unito anche quando la casa crolla inesorabilmente». Secondo il presidente della Lega Pro la «consapevolezza di una crisi inedita e della specificità della Serie C ci ha consentito un comune sentire: salvare il sistema e rappresentare insieme alla Autorità di governo, ad iniziare dal ministro Vincenzo Spadafora, l'urgenza degli «interventi che ci consentano di rimediare i danni. Non abbiamo molto tempo, dobbiamo nell'immediato avere "un po' di
benzina", acquisire subito e poter utilizzare gli ammortizzatori sociali». Ghirelli rileva anche che con Aic ed Aiac «c'è l'impegno di tutelare le fasce deboli e più esposte degli atleti e dei tecnici. Si lavora sul territorio, è la scelta migliore. Questo ci impone la profondità della crisi. In ogni club la conoscenza dei problemi è più profonda e più diretta, si conoscono. Il tavolo di coordinamento resta in piedi, è come se avessimo dato vita ad un Comitato di crisi». Il numero uno della Lega Pro infine conclude: «Grazie Renzo, Grazie Damiano, ringraziando voi ringrazio tutti i partecipanti al comitato di crisi. Oggi, siamo, tutti, un po' più credibili e i grandi sacrifici possiamo
soffrirli, ma con la consapevolezza che ci proviamo insieme». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino