«Sono quasi andato fuori di testa un giorno. Non posso andare fuori, né shopping. Sono rinchiuso. Mi manca la quotidianità: stare con mia mamma, stare con mio...
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«Sono un ragazzo fortunato, questi momenti mi stanno facendo ripensare a ciò che ho vissuto da bambino», spiega Lukaku, ormai giunto al nono giorno di isolamento domiciliare, in una lunga chiacchierata con l'amico Ian Wright. E il pensiero dell'attaccante dell'Inter è rivolto soprattutto a sua madre che rientra nella categoria maggiormente a rischio. «Bisogna stare attenti, potresti toccare qualcuno che ha il virus e poi tornare a casa. Mia mamma ha il diabete, quindi non posso nemmeno andare a casa e toccarla. Mia mamma non sta nemmeno andando fuori ora, come anche mio fratello. Fa una veloce passeggiata la sera e poi rientra. Io sto col mio fisioterapista, mi portano il cibo ogni giorno, sto osservando un regime particolarmente restrittivo. A mezzogiorno arriva puntuale il pranzo, io mangio pesce e verdure». In casa di Lukaku, poi, c'è anche una cyclette per continuare ad allenarsi: «Mi hanno procurato una bici da camera: tutti i giocatori vivono nel centro della città non avevo spazio, quindi ho chiesto nella nostra chat di gruppo chi avesse una cyclette.
Il Gazzettino