Atalanta in finale, Bergamo impazzisce di felicità. Le firme sulla partita sono Ilicic e Gomez, Muriel a segno per i viola. E’ l’anno della Dea, lanciata in...
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All’inizio, con un minuto di silenzio, è stato ricordato il grande Mino Favini, scomparso in settimana
Una sfida che si è accesa subito grazie al detonatore Fiorentina: i viola sono partiti fortissimi grazie ad una bella aggressività e da 2.200 tifosi arrivati da Firenze anche col treno speciale. In contropiede Chiesa ha spedito in gol Muriel: il colombiano non segnava dal 10 marzo (alla Lazio). Atalanta stordita, Fiorentina corta sul campo, stretta tra due linee. Nei primi undici minuti la squadra di Montella, oltre al vantaggio, ha fabbricato due clamorose occasioni con Chiesa e Veretout, ma non ha sapute trasformarle.
Lo stordimento degli uomini del Gasp è durato poco: Gomez ha fatto abboccare Ceccherini che lo ha steso in area. Ilicic ha pareggiato su rigore. La gara ha preso un’altra direzione: la Fiorentina ha perso un po’ di furore, mentre l’Atalanta ha ritrovato l’ordine che solitamente la contraddistingue. Ha cominciato ad allargare il gioco, infatti Gosens di testa ha avuto una bella chance.
Nella ripresa l’Atalanta è venuta fuori, soprattutto dopo una bella occasione capitata a Benassi, con Gollini ancora protagonista. La Fiorentina ha smesso di respirare, non ripartiva più. Lafont ha murato prima Gomez e dopo Pasalic (entrato da poco), ma su un tiro non irresistibile ancora del Papu ha commesso una papera, non trattenendo il pallone. In questa frazione in campo c’è stata solo l’Atalanta trascinata da uno stadio impazzito di felicità. Montella ha giocato anche la carta Simeone, ma contro questa Atalanta
LA DIRETTA
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Il Gazzettino