Coach De Raffaele confermato: altri tre anni sulla panchina della Reyer

Coach De Raffaele confermato: altri tre anni sulla panchina della Reyer
VENEZIA - Alla vigilia della semifinale scudetto contro Avellino, la Reyer gioca la carta ad effetto per alzare il termometro dell'entusiasmo: coach Walter De Raffaele...

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VENEZIA - Alla vigilia della semifinale scudetto contro Avellino, la Reyer gioca la carta ad effetto per alzare il termometro dell'entusiasmo: coach Walter De Raffaele siederà sulla panchina orogranata per altri 3 anni. L'annuncio a sorpresa (non nel contenuto visti i risultati) è arrivato a poche ore da gara1 che, venerdì ore 20.45, aprirà la sfida con gli irpini per accedere alla finale  contro la vincente di Milano-Trento. Un riconoscimento per i risultati ottenuti da De Raffaele negli ultimi 15 mesi, da quando l'ex play hè salito sulla panchina (il 19 febbraio 2016, sconfitta con Milano al primo turno di Final 8) subentrando a Charlie Recalcati.



di STEFANO BABATO

Quando poco più di un anno fa Walter De Raffaele prese in mano una Reyer dilaniata dalle polemiche e che giocava con la stessa scioltezza di un carcerato con la palla al piede, molti pensarono che fosse stato mandato al massacro.  Lui che alla Reyer era sempre stato il secondo e che improvvisamente si è trovato nella scomoda situazione di giocarsi la chance più importante della sua vita nel momento (apparentemente) sbagliato. Quando guidò per la prima volta la Reyer a Milano da head coach, a fine partita mi presentai in sala stampa. Erano talmente tante le cose che non funzionavano in quella squadra che non sapevo da dove iniziare. Ed è esattamente questo che gli dissi. Walter allora annuì allargando le braccia e rispose: Non ho ricette miracolose. L'unica è lavorare con determinazione e ottimismo. Allora sembrarono parole di circostanza, un brodino dato in pasto a chi si aspettava sul piatto una bistecca al sangue. Ma quel tiepido brodino a poco a poco ha finito per diventare incandescente scaldando una squadra che si è trasformata totalmente (anche grazie a un paio di importanti innesti) fino a giocarsi alla pari con Milano l'ingresso in finale scudetto in una serie indimenticabile per pathos e contenuti tecnici con De Raffaele che vinse idealmente il duello con Repesa. Guida che garantì al tecnico livornese la meritata conferma e la possibilità per la prima volta di partire da head coach dall'inizio del campionato. Una stagione finora eccezionale, dove eccezionale non è un aggettivo banale ma reale, visti i risultati ottenuti: la Final Four di Champions League e come minimo le semifinali scudetto. Tanta ma tanta roba, nel segno di un salto di qualità tecnico ma soprattutto mentale. Tanta roba come i tre anni di prolungamento di contratto che la Reyer ha strategicamente annunciato alla vigilia della semifinale. Un investimento importante nel segno, forse per la prima volta, di una vera continuità. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino