Nibali re di Parigi, trionfo al Tour de France 16 anni dopo Pantani

Nibali a Parigi (Lapresse)
PARIGI - Il ciclista italiano Vincenzo Nibali ha trionfato nella 101esima edizione del Tour de France. Il successo del corridore messinese nella Grande Boucle arriva 16 anni dopo...

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PARIGI - Il ciclista italiano Vincenzo Nibali ha trionfato nella 101esima edizione del Tour de France. Il successo del corridore messinese nella Grande Boucle arriva 16 anni dopo quello di Marco Pantani.








Nibali ha vestito la maglia gialla per 19 giorni e conquistato quattro tappe. L'ultima frazione, con arrivo a Parigi, è andata al tedesco Marcel Kittel.



GIOIA NIBALI «Un pò di nervosismo, ma è normale. Sono ancora un pò frastornato». Sono le prima parole di Vincenzo Nibali dopo il traguardo di Parigi che ha sancito la sua conquista della 101/edizione del Tour de France. Il corridore messinese, appena sceso dalla bici al termine dell'ultima tappa, è andato subito ad abbracciare e beciare la moglie Rachele e la figlia Emma Vittoria.



FAN ITALIANI IN FESTA Fan italiani in festa sugli Champs Elysees per la vittoria di Vincenzo Nibali al Tour de France. «Dopo quest'incredibile impresa, qui dovrebbe esserci tutta l'Italia», afferma Riccardo, visibilmente emozionato, con il tricolore in mano, arrivato apposta de Genova per assistere all'arrivo della Grande Boucle. «Meglio vedere l'arrivo di Nibali che quello della Costa Concordia», ha ironizzato il ragazzo ricordando che erano 16 anni che l'Italia non conquistava il Tour de France. «L'ultima volta - gli fa eco Niccolò, un ragazzo di Vicenza - era stato Pantani a trionfare sugli Champs Elysees. Per me è stato uno dei più bei ricordi d'infanzia». Per Alessio, venuto anch'egli da Genova, è proprio grazie all'impresa di Pantani «che mi sono appassionato al ciclismo. Voglio ricordare - ha continuato - che come oggi era proprio il 27 luglio quando conquistò la maglia gialla nella tappa de le Deux Alpes. Oggi la magia si ripete». Certo, per Francesco, oggi «ai francesi rode un pò. Ma ci devono stare. È come nel 2006 quando abbiamo vinto il Mondiale di calcio. Solo che stavolta è ancora meglio perchè abbiamo trionfato in casa loro». Quanto ai dubbi sollevati da alcuni organi di stampa francesi come Le Monde su un ipotetico ricorso al doping, Silvano taglia corto: «È tutta invidia. Se vince un italiano devono sempre trovare qualcosa che non va bene...». Infine, tiene ad aggiungere Federico, la vittoria di Nibali «è il nostro riscatto per la disfatta nella Coppa del Mondo» del Brasile. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino