Ciclismo, Froome il favorito della Vuelta: è lui l'uomo da battere

Ciclismo, Froome il favorito della Vuelta: è lui l'uomo da battere
Parte il 19 agosto, con i 13,7 chilometri della cronometro a squadre di Nimes (Francia), la Vuelta 2017, 72/a edizione della corsa spagnola. Ventuno tappe per 3.324,1 chilometri,...

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Parte il 19 agosto, con i 13,7 chilometri della cronometro a squadre di Nimes (Francia), la Vuelta 2017, 72/a edizione della corsa spagnola. Ventuno tappe per 3.324,1 chilometri, con arrivo a Madrid domenica 10 settembre. Cinque frazioni di montagna, 22 le squadre presenti e 198 i corridori. L'anno scorso vinse il colombiano Nairo Quintana, che sabato non sarà al via, dopo le partecipazioni fallimentari a Giro d'Italia e Tour de France. Nell'elenco dei partenti figurano nomi di altissimo livello. Su tutti, il favorito numero uno è Chris Froome. Il britannico del Team Sky, dopo tre secondi posti (2011, 2014 e 2016) si ripresenta al via con lo scopo dichiarato di sfatare il tabù Vuelta, forte del successo al Tour. Più volte è andato vicino a doppiare il successo e questa sembra la volta buona. «Sento di aver lasciato qualcosa di incompiuto con questa corsa - ha detto Froome tramite Sky - Quest'anno ho buone sensazioni. Puntare alla doppietta Tour/Vuelta ci dà grandi motivazioni e penso che mai abbiamo affrontato la corsa con un team tanto forte».


Ma è attesa anche la prova di Alberto Contador, che sulle strade di casa chiuderà la sua prestigiosa carriera e cercherà di farlo da protagonista, nella corsa che ha vinto tre volte, l'ultima nel 2014. Tra gli azzurri, due nomi su tutti: Vincenzo Nibali e Fabio Aru. Entrambi hanno già vinto la Vuelta. Lo Squalo nel 2010 ed il sardo dell'Astana cinque anni dopo. Non hanno mai avuto modo di confrontarsi da avversari e, mentre Nibali ha saltato la Grande Boucle per puntare tutto sulla corsa spagnola e si è allenato molto in altura, la condizione di Aru - quinto al Tour, dove ha indossato anche la maglia gialla per due giorni - è più difficile da decifrare. Ha badato soprattutto a mantenere lo stato di forma, senza sobbarcarsi una preparazione specifica. E poi c'è Romain Bardet. Secondo e terzo negli ultimi due Tour, è per la prima volta al via della corsa spagnola. Talento e duttilità lo pongono tra i protagonisti, anche se il corridore dell'AG2R prima di questa stagione non aveva mai preso parte a due grandi giri. Come reagirà allo sforzo di queste ulteriori tre settimane, su strade generose di salite e con temperature che si prevedono ancora molto elevate? «Mi sento maturo - ha detto il francese - Le mie ambizioni saranno diverse dal Tour, ma spero di poter dire la mia nelle tappe che mi piacciono».
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Il Gazzettino