Chelsea, nuovi voci di un divorzio da Conte a fine stagione

Chelsea, nuovi voci di un divorzio da Conte a fine stagione
Un pò di nostalgia di casa, molta delusione, perché...

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Un pò di nostalgia di casa, molta delusione, perché l'erba del vicino non è sempre più verde. All'origine della disillusione di Antonio Conte, che secondo la stampa britannica è in predicato di rientrare in Italia al termine della stagione, non c'è solo la lontananza dalla famiglia che inevitabilmente ha rallentato il suo ambientamento a Londra. Ma soprattutto altre ragioni, prettamente calcistiche, che lo hanno portato a rivalutare il calcio italiano. Nonostante la Premier League vinta solo lo scorso maggio, un trionfo inatteso quanto entusiasmante, Conte ha preferito non prolungare il suo accordo con il Chelsea, preferendo limitarsi ad un ritocco dell'ingaggio. Un segno, tra i tanti, dei dubbi su una permanenza nel Regno Unito a lungo termine. Svariate le ragioni del suo scetticismo: dall'incomunicabilità con Roman Abramovich, ai difficili rapporti con le più alte gerarchie del Chelsea, dalla frustrazione per le promesse (di mercato) svanite, alle indebite ingerenze dirigenziali su questione esclusivamente tecniche. La stampa inglese è convinta che l'avventura dell'ex Ct dell'Italia alla guida del Chelsea, ieri sconfitto in casa dal City di Guardiola, sia destinata a terminare presto, al termine dell'attuale campionato. Ma non solo. Fonti vicine all'allenatore hanno rivelato al domenicale Sunday Times che il divorzio coi Blues si sarebbe potuto compiere già la scorsa estate, se non ci fosse stata un'esorbitante penale (24 milioni di euro) nel contratto che lega Conte al Chelsea. Dopo la conquista della Premier il tecnico italiano si aspettava tutt'altra riconoscenza da parte del club, a cominciare da un maggiore coinvolgimento in sede di mercato. L'estate è trascorsa in un balletto di schermaglie dialettiche che di fatto hanno confermato il ruolo «marginale» di Conte. E anche quando il tecnico ha cercato il confronto con il patron russo, si è scontrato con un muro di gomma. Difficoltà professionali rese ancor più complicate dalla solitudine: moglie e figlia continuano a vivere in Italia. Dove però - ha assicurato di recente l'interessato, in un'intervista «non casuale» - tornerà ad allenare. Quando succederà, non ha potuto anticiparlo. Ma al termine dell'attuale stagione ci sarà tempo e modo per sedersi attorno ad un tavolo coi dirigenti inglesi per negoziare una rescissione indolore del contratto. D'altronde il Chelsea cambia tecnico ogni due anni, proprio come il tempo di questa parentesi straniera di Conte.
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Il Gazzettino