VENEZIA - Più di una semplice frase. Perché del progetto di creare al Lido di Venezia il primo centro di accoglienza per ex calciatori ormai fuori dal cerchio...
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LE REAZIONIL'idea, a Venezia, piace. Da Ca' Farsetti Paolo Romor, pro sindaco del Lido, apre all'iniziativa. «Non ci è stata ancora ufficialmente sottoposta, ma l'amministrazione la vede sicuramente con favore. Aspetto il presidente Gravina qui a Venezia per entrare nei dettagli - ha commentato iero Romor - Si tratterebbe di un'idea pienamente in linea con la nostra volontà di valorizzare la vocazione del Lido green ed healty. Un'isola ambiente ideale per lo sport e per vacanze o soggiorni a contatto con un ambiente naturale unico».
Sorpresi, ma felici, anche i rappresentanti del calcio veneto e veneziano. Bepi Ruzza, presidente del Comitato regionale Veneto Figc-Lnd, la vede così: «Non so nulla, ma Lido e Venezia attirano molto. Mi informerò, certo - ha poi aggiunto Ruzza - Se l'idea mi può piacere? Certo. Qui a Venezia, nel nostro comitato siamo sempre propositivi nelle idee che vadano in un certo verso. Siamo aperti e ci piacerebbe». Come lui anche Dino Brusaferro, presidente della Delegazione Figc di Venezia: «Non ne sappiamo nulla. Di progetti ce ne sono tanti e di tanti se ne parla da tempo - continua Brusaferro - Le idee nuove sono sempre apprezzate: tutto sta a vedere se ci sono le basi dietro e se c'è un lavoro di costruzione preventivo. Senza sapere nulla, posso solo dire che il progetto mi affascina». Come l'idea che il Lido diventi il buen retiro delle vecchie glorie. Nella città scelta dal Mago Helenio Herrera per raccontare le sue storie di calcio.
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Il Gazzettino