Essere Eusebio è tutta un’altra cosa, rispetto al castorismo. Si attacca il più possibile, giocando per lo spettacolo, con un collettivo invidiabile,...
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Ecco, il Sassuolo si aggiudica anche il derby di ritorno, ringrazia Pasciuti che sul finire del primo tempo si fa soffiare palla da Sansone, la palla arriva a centro area a Defrel che mantiene la coordinazione e di destro infila. Il Carpi non è stato tanto inferiore, ha giocato con il generoso Mancosu supportato da Porcari, sostituito da Lasagna alla ripresa. Mbakogu neanche è in panchina, Di Gaudio a sinistra non affonda.
Il vantaggio “sassolino” è per errore di Romagnoli sul suggerimento di Defrel, Sansone sfugge a Letizia e insacca: per la 12^ volta in 13 segna e il Sassuolo vince, come all’andata. Il pari è su punizione di Pasciuti, da sinistra, Gagliolo devia il suo primo gol in A: ha mamma svedese e potrebbe giocare nella nazionale scandinava. Poi lo scarabocchio di Simone Romagnoli a favorire il gol del sorpasso. Il difensore si riscatta appena servendo Mancosu, ma l’ex capocannoniere della B (nel Trapani) calcia fuori. Sempre a sinistra Defrel pascola, Berardi tuttavia centra il portiere Belec. Peluso manca il tris a inizio ripresa, lo trova Acerbi, incerto in nazionale quanto prorompente con Di Francesco. Anche qui sbaglia Romagnoli, saltando a vuoto.
Il resto si potrebbe non giocare, perchè il Sassuolo si castorizza, nel senso che si impegna a congelare il gioco e risparmia energie, mentre i biancorossi non hanno la cifra tecnica per segnare altri 2 gol e subire il processo di eusebizzazione, favorito dalla regia di Magnanelli. Solo la curva di casa (si fa per dire, visto che si gioca a Modena e nessuna delle due ha lo stadio del paese adeguato alla serie A) si aggiudica il derby. Il Sassolino è dolce come il liquore, a un punto dal Milan in campo domani a Bergamo. “Di Francesco uno di noi”, canta la curva della piastrella, sperando che davvero Berlusconi non lo voglia, mentre i sostenitori del tessile restano zitti. Il Carpi ha bisogno di una decina di punti per salvarsi. Dura (minga), direbbero da queste parti. Cioè è difficile che proceda alla media che aveva da un girone, dal ritorno di Castori, da 11° posto. Il Sassuolo strameriterebbe il 6°.
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Il Gazzettino