Si presentano per sequestrare l'attico e trovano la sorpresa. Ad aprire la porta dell'appartamento, dal valore di circa tre milioni di euro, infatti, c'era il...
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Il brasiliano non avrebbe nulla a che fare con le indagini in corso, in quanto in possesso di un regolare contratto di comodato d'uso dell'abitazione, stipulato con Fabio Pignatelli, proprietario e, invece, nel gruppo degli arrestati. Il giocatore, colto alla sprovvista, non ha creduto immediatamente che quelli all'ingresso fossero realmente militari e, insospettito, ha chiamato il 112.
Roma, il paradosso del terzino destro: in cinque non ne fanno uno
Rassicurato ha, quindi, permesso agli uomini dell'arma di entrare e svolgere le attività di rito. La struttura da tempo viene utilizzata dai calciatori che si avvicendano con i colori giallorossi. «La vicenda ha contorni ancora poco definiti - dichiara ad Agenzia Nova l'avvocato Massimo Ferrandino, legale di Pignatelli - Aspettiamo di leggere gli atti per valutare eventualmente ricorso al riesame». A proposito del calciatore della Roma, Ferrandino assicura che Peres «aveva un regolare contratto di comodato e nelle prossime ore verrà contattato da noi per trovare una soluzione».
In tutto gli indagati sono 43 mentre e gli immobili sequestrati nel corso dell'operazione 25
oltre a 290 conti correnti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino