Cahill, l'analisi a sorpresa: «La svolta per Sinner nel secondo set. Medvedev? Mai così aggressivo»

Il coach australiano: "Era prevedibile che il russo partisse forte, più aggressivo del solito"

Cahill, l'analisi a sorpresa di Sinner-Medvedev: «La svolta nel secondo set. Il russo? Mai così aggressivo»
Darren Cahill, allenatore con Simone Vagnozzi di Jannik Sinner, in conferenza stampa dopo la finale Australian Open ha fornito molti spunti interessanti. «Daniil Medvedev ha...

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Darren Cahill, allenatore con Simone Vagnozzi di Jannik Sinner, in conferenza stampa dopo la finale Australian Open ha fornito molti spunti interessanti. «Daniil Medvedev ha disputato un match straordinario, soprattutto considerando gli sforzi profusi in queste due settimane. Era prevedibile che partisse forte, più aggressivo del solito, ma non ci aspettavamo che riuscisse a mantenere tale intensità per così tanto tempo nei primi due set».

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Sinner, il break ottenuto nel secondo set

«Il break ottenuto nel secondo set ci ha fatto intravedere una via d'uscita per la prima volta durante quei primi due set, il che ha permesso a Jannik di iniziare il terzo con maggiore fiducia. Anche lì, credo che abbia fatto un ottimo lavoro in alcuni game al servizio per mantenerla, il che è stato estremamente importante, considerando quanto bene stesse servendo Daniil», ha continuato il coach australiano. «Ci sono stati momenti nel match in cui Daniil metteva in campo 5 prime su 6 ed era difficile romperlo. Se avessimo perso il servizio nei primi game del terzo set, sarebbe stato molto complicato tornare in partita».

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@ilmessaggero.it Jannik Sinner vince gli Australian Open e conquista il primo Slam della sua carriera battendo in 5 set il russo Medvedev. A soli 22 anni il ragazzo di San Candido è già il tennista italiano più forte di sempre. Ecco perché. . . . [#IlMessaggero] #janniksinner #ausopen #tiktoktennis #tennis #sport #sinner #medvedev ♬ The Champion - Lux-Inspira

 

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«Il mio contributo al match è stato minore rispetto a quello di Simone Vagnozzi, poiché era compito suo riportare Jannik sulla giusta traiettoria», ha sottolineato l'ex allenatore di André Agassi. «Una volta fatto ciò, è stata una battaglia costante, perché Daniil è un giocatore che non si arrende mai. Io e Simone ci siamo confrontati spesso durante il match e abbiamo apportato alcune correzioni, ma era lui a trasmettere questi messaggi. Ha davvero fatto un lavoro straordinario con Jannik negli ultimi due anni. Ma quando si arriva al quarto e al quinto set, tutto dipende da ciò che hai dentro di te, e Jannik aveva le risposte giuste dentro di sé. Devi sfidare te stesso e superare i tuoi limiti per reagire a momenti come quelli vissuti oggi, osare grandi colpi, credere e avere il coraggio di provarci quando conta di più».

 

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Il Gazzettino