L'ultimo tuffo non ha smosso solo l'acqua della Piscina Monumentale di Torino, ma il cuore di tutti i suoi tifosi e degli appassionati della sua disciplina. Tania Cagnotto...
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Qui è nato Giorgio, suo papà e suo allenatore, qui ha conquistato due ori e un bronzo agli Europei del 2011 e non è un caso se la Città gli consegnerà la cittadinanza onoraria, che non è arrivata oggi soltanto per qualche incomprensione politica in Consiglio comunale. «Prima dell'ultimo tuffo mi stavano scendendo le lacrime, di solito non capita ma oggi è stata una giornata particolare», racconta, il timbro della sua voce inconfondibile come il mezzo rovesciato carpiato con cui oggi ha concluso la sua serie di tuffi, prima di concedere una 'bombà ai fan che gliela avevano chiesto a gran voce sui social nei giorni scorsi. «Ero agitata, avevo paura di sbagliare tuffo», rivela la Cagnotto, tornata a rivivere le emozioni di inizio carriera. «L'adrenalina ha fatto miracoli, ho sentito il cambiamento in gara, trovando più forza, più concentrazione».
Tanta gioia per l'abbraccio del suo pubblico, che l'ha applaudita anche davanti al maxischermo allestito fuori dalla piscina. «Sono stati anni bellissimi.
Il Gazzettino