Juve ko a Cagliari la testa è solo alla Champions

Juve ko a Cagliari la testa è solo alla Champions
Vittoria di prestigio, il Cagliari batte la Juventus per 2 a 0 e chiude con un colpaccio la stagione casalinga. Del giovane Gagliano all'8' e del "cholito"...

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Vittoria di prestigio, il Cagliari batte la Juventus per 2 a 0 e chiude con un colpaccio la stagione casalinga. Del giovane Gagliano all'8' e del "cholito" Simeone al 46' le reti decisive.

Scudetto numero 38 in tasca è "primavera" per la Juventus che a Cagliari è arrivata con 8 Under 23. Il grande, presunto, assente della vigilia, Cristiano Ronaldo alla fine è stato schierato fin dal primo minuto, con il mirino puntato su Ciro Immobile e i suoi 4 gol di vantaggio nella classifica dei cannonieri. Per Zenga una formazione più collaudata, con i veterani Ceppitelli e Rog che vincono i ballottaggi con i giovani Carboni e Ladinetti, mentre in campo dal primo minuto si è presentato il classe 2000 Luca Gagliano: esordio con il botto il suo. L'uomo ragno cercava dichiaratamente la vittoria a caccia di una riconferma, ma con la pesantissima assenza di Nandez da gestire e l'ombra di Liverani da scacciare.

Partita divertente, giocata a buon ritmo, con una Juventus non "con la testa alla Champions" ma sicuramente un po' più distratta del recente passato e anche nervosa. Un giovane per parte in campo, primo tempo vinto dal rossoblù Luca Gagliano, prontissimo a battere il "mito" Buffon dopo appena otto minuti: generazioni a confronto, 22 anni di differenza tra i due. Bianconeri che dopo lo svantaggio hanno preso campo e schiacciato il Cagliari con la linea difensiva altissima, oltre la metà campo dei sardi. La "pressione" di Immobile ha pesato inizialmente su Cristiano Ronaldo che è andato in gol solo in fuorigioco. Le  buone occasioni per il pareggio della Juventus sono passate invece dai piedi di Bonucci, Higuain e Bentancur vicinissimi al bersaglio. Come spesso accade, "nel momento di massima pressione", è arrivato il 2 a 0: stupenda l'esecuzione di Giovanni Simeone, con il pallone che ha sorpreso Buffon all'angolino basso. 


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Il secondo tempo sulla falsariga del primo ha confermato che nonostante la buona volontà la Juventus aveva la testa già al 7 agosto. Le occasioni più interessanti, almeno nei primi venticinque minuti di gioco sono state addirittura per il Cagliari, vicino al 3 a 0 con Joao Pedro. Il "bunker" dei sardi ha retto senza soffrire più di tanto, costringendo un sempre più disperato CR7 alle conclusioni da fuori area. Cragno ha vinto anche nel secondo tempo il duello con il portoghese, confermandosi pienamente recuperato e pronto per un "top" club. I tanti cambi sono serviti più che altro a mettere in mostra giovani interessanti, Zanimacchia su tutti: grande personalità per il gioiellino dei bianconeri. Per la Juventus una sconfitta indolore, da campione d'Italia, per il Cagliari una vittoria di prestigio che forse potrebbe non bastere a Zenga. Oltre all'allenatore per la prossima stagione il Cagliari pensa anche al futuro sugli "spalti" e degli stadi italiani: "Senza tifosi non è calcio ed è uno scenario devastante per tutti - ci ha tenuto a sottolineare il direttore generale dei sardi Mario Passetti - Ogni componente del nostro mondo deve lavorare sodo da subito per arrivare all'inizio del prossimo campionato con un protocollo che sia guidato dal buon senso. Abbiamo provato fino all'ultimo a riportare i tifosi e gli appassionati nel nostro stadio, proponendo anche che Cagliari e la Sardegna facessero da test grazie al fatto che il tasso di contagio registrato qui è stato sempre basso per fortuna. Purtroppo non è stato possibile".


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Il Gazzettino