Blatter: «Contro di me un complotto, io fatto fuori dagli anglo-americani»

Blatter: «Contro di me un complotto, io fatto fuori dagli anglo-americani»
«È stato tutto un grande complotto, gli americani volevano una testa: la mia, alla fine, l'hanno avuta con il concorso della commissione etica. La mia missione...

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«È stato tutto un grande complotto, gli americani volevano una testa: la mia, alla fine, l'hanno avuta con il concorso della commissione etica. La mia missione non è finita. Alla fine mi ha sospeso un tribunale sportivo, ma tutta l'attività della commissione etica ha lasciato l'impressione che si sia trattato solo di un gigantesco complotto. La giustizia ordinaria non mi ha mosso accuse, alla fine hanno fatto tutto gli americani. E gli inglesi, soprattutto gli inglesi». Joseph Blatter torna a parlare e lo fa a tutto tondo in una intervista al Corriere della Sera, toccando tanti argomenti, a cominciare dalla fine della sua carriera alla Fifa. Nel 2015 l'ex presidente del massimo organismo calcistico mondiale è stato prima sospeso per sospetta corruzione e poi definitivamente squalificato per 6 anni per aver violato il codice etico, a causa di 2 milioni di franchi pagati a Michel Platini nel 2011. «Io e Platini non siamo stati condannati né per corruzione, né per tangenti, ma sospesi per cattiva condotta gestionale. Ma quei 2 milioni la Fifa glieli doveva. Quando sono andato davanti alla commissione etica era come stare davanti all'inquisizione. Poi, dopo, chi aveva addosso il marchio »B« di Blatter è stato mandato via», ha aggiunto Blattere che sui rapporti con il francese ha detto: «Non ci sentiamo più da tempo. Siamo stati uniti durante il processo, poi ognuno per sé. Potrei nelle prossime settimane chiedere una revisione del processo». Poi sull'investigatore statunitense Michael Garcia, ha sentenziato: «Forse l'errore che ho fatto è stato metterci un americano in commissione etica della Fifa».
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Il Gazzettino