Italnuoto da record a Budapest: verso Tokyo con grandi vecchi e giovani in rampa

Italnuoto da record a Budapest: verso Tokyo con grandi vecchi e giovani in rampa
A conti fatti, l’Italia del nuoto torna da Budapest con qualche bagaglio in più: idealmente un baule dove mettere le medaglie. Solo quelle del nuoto in vasca sono 26:...

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A conti fatti, l’Italia del nuoto torna da Budapest con qualche bagaglio in più: idealmente un baule dove mettere le medaglie. Solo quelle del nuoto in vasca sono 26: l’Italia nella storia dei campionati europei aveva toccato, nell’edizione scorsa, il tetto delle 22. Scansionando il medagliere, si tratta di 5 ori, 9 argenti e 13 bronzi. Nella classifica a punti che viene dal primo conto nel quale alle medaglie s’aggiungono i finalisti, l’Italia è prima davanti a Gran Bretagna e Russia; nella considerazione del classico e tradizionale medagliere, l’Italia è terza, dopo la Gran Bretagna, “swim save the Queen” che precede la Russia: c’è il privilegio dell’oro nella classificazione e gli inglesi ne hanno 11, i russi 9. L’Italia ne ha quanti l’Ungheria, strapazzata nel seguito dei podi, latitano la Francia e la Germania. Il bello degli azzurri è che ai grandi abituali si vanno aggiungendo sempre nuovi adepti, i quali si danno da fare tanto che 31 italiani hanno migliorato i propri primati personali e 11 sono record italiani. Il tutto a due mesi dalle Olimpiadi di Tokyo che, s’apriranno il 23 luglio e il 24 già si nuoterà. Naturalmente bisogna tener conto delle differenze: lì ci sarà l’America che prenota la metà delle medaglie a disposizione, ci sarà l’Australia, terra di nuotatori, ci saranno i colossi d’oriente, la Cina e il Giappone che è in ritiro preparatorio e propiziatorio da nni, ci saranno i “pesci sciolti” degli altri. Ma è bello immaginare che con i nostri più attesi, nominarli è inutile e scaramanticamente dannoso, chissà, magari sbuca un Alberto Razzetti, argento di ieri nei 400 misti: era tre anni che non li nuotava, non aveva tempo di qualifica, eppure ha preso l’argento. «Mi chiedevo perché non li nuotassi più – ha detto – ma ora lo so: che fatica!».

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Il Gazzettino