Biaggi: «Mi dedico ai giovani, la carriera da pilota è finita»

Biaggi: «Mi dedico ai giovani, la carriera da pilota è finita»
«Non sto ripensando a tornare a correre. Ormai è archiviato. Le mie prospettive di vita sportiva sono legate a un team che seguo in prima persona, oltre ad esserne il...

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«Non sto ripensando a tornare a correre. Ormai è archiviato. Le mie prospettive di vita sportiva sono legate a un team che seguo in prima persona, oltre ad esserne il proprietario. C'è l'anima e corpo di tutta quella che è stata la mia carriera sportiva. Ci sono persone che mi hanno aiutato nei successi che ho avuto negli ultimi anni. Tecnici validi con cui ho fatto una parte della mia carriera. Ho rimesso in moto un meccanismo che mi appaga molto sul piano romantico di quello che è il vecchio motociclismo». Parola di Max Biaggi, pluricampione mondiale di motociclismo, che a margine dell'evento per i 20 anni dell'Associazione Andrea Tudisco spiega all'Ansa di volersi concentrare sulla carriera di proprietario di un team che offre la possibilità di emergere ai giovani. «Dà la possibilità a due ragazzi per anno di approdare al mondo del professionismo e cercare di diventare piloti- prosegue Biaggi- seguo attivamente questi ragazzi soprattutto sulla parte prima di andare in moto. Non dico la preparazione ma quello che è la gara, come approcciare, dando anche dei consigli sulla parte tecnica». «Quando si subiscono dei traumi così importanti - conclude il campione facendo riferimento all'incidente che lo ha visto coinvolto - è logico che selezioni. È una selezione naturale di tutto quello che è il tuo trascorso e di ciò che dovrà ancora venire. Si diventa in un certo senso anche un pò più duri con se stessi, capisci tante cose più da vicino perché sei il diretto interessato».
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Il Gazzettino