Rugby, parla Alessandro Troncon, il nuovo allenatore dell'attacco del Benetton: «Grande sfida e opportunità, ho nuove idee»

Alessandro Troncon, nuovo allenatore dell'attacco del Benetton Rugby
TREVISO - «Sono molto contento di essere stato scelto per ricoprire il ruolo di allenatore dell'attacco. Questa per me rappresenta una bella sfida e un'ottima...

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TREVISO - «Sono molto contento di essere stato scelto per ricoprire il ruolo di allenatore dell'attacco. Questa per me rappresenta una bella sfida e un'ottima opportunità: cercherò di dare il massimo per il bene del Benetton Rugby, cercando di mettere a disposizione della squadra la mia esperienza e qualche nuova idea». Questo il pensiero di Alessandro Troncon, il nuovo allenatore dell'attacco del Benetton. Dopo l'annuncio di Dewaldt Duvenage, che assumerà il ruolo di allenatore-giocatore, la franchigia trevigiana ha indicato il nome dell'allenatore dell'attacco che, durante la prossima stagione, andrà a sostituire Andrea Masi, che ha deciso di trasferirsi a Tolone. La scelta è caduta su Troncon, una leggenda del rugby italiano nonché bandiera del Benetton, con cui ha militato per 11 stagioni da giocatore. Per Troncon è un dolce ritorno al club che gli ha regalato tante soddisfazioni anche da allenatore. «Ovviamente cambia molto rispetto al ruolo di skills coach, che avevo ricoperto lo scorso anno, anche perché dovrò seguire e coordinare un aspetto del gioco molto importante e per nulla semplice».

Che tipo di imprinting darà alla squadra. Ci saranno cambiamenti rispetto allo scorso anno?
«Durante questo pre-stagione stiamo cercando di lavorare sul sistema di gioco. Rispetto allo scorso anno cambierà qualcosa, in quanto il nuovo sistema privilegerà la capacità di creare punti d'incontro e quindi essere molto reattivi e urgenti nell'intervento sul portatore dopo il contatto, cercando di creare palle veloci. In base alla velocità della palla, avendo più giocatori già schierati sullo spazio, cercando di sfaldare le diverse difese. Ovviamente manterremo molte cose che sono state fatte in maniera molto efficace nelle scorse stagioni, cercando però di dare un'impronta leggermente diversa».

La figura di allenatore-giocatore assunta da Duvenage sarà utile per la squadra, potendo essere anche un tramite tra giocatori e staff?
«Credo che Dewaldt sarà assolutamente utile alla squadra sia come giocatore che come skills coach. Sarà fondamentale in primis per l'esperienza che ha ad alti livelli, oltre a essere anche un leader all'interno dello spogliatoio. Credo sarà di grande aiuto anche per i giovani».

Come sta andando la preparazione con a disposizione una rosa così ridotta, sarà un problema per l'inizio del campionato?
«Credo che questa pre-season a ranghi ridotti non rappresenti assolutamente un problema, anzi: personalmente la vedo come un'opportunità per sviluppare giocatori che nelle ultime stagioni sono stati meno utilizzati e che vedremo più in campo il prossimo anno. Benetton è una realtà che, da sempre, ha in rosa tanti giocatori internazionali che prenderanno parte a una competizione come la Rugby World Cup e credo che questo debba essere un orgoglio, perché vuol dire che il livello della rosa è assolutamente molto alto».

Quali sono i vostri obiettivi per la prossima stagione?


«Far bene come l'anno scorso, se non meglio. Chiaramente la stagione della Coppa del Mondo è un po' particolare rispetto alle altre, ma cercheremo ugualmente di far qualcosa in più rispetto allo scorso anno, in cui la squadra si è già comportata molto bene. Credo che l'obiettivo debba sempre essere quello di migliorarsi». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino