Contava vincere e l'Umana Reyer lo ha fatto con autorità dominando nel primo tempo e ricacciando la rimonta trentina senza perdere la bussola nel secondo. Nella sfida...
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Casarin, Chappell e Cerella fiaccano le energie dei pensatori Browne-Forray con la Reyer che prova l'affondo (26-18): Watt allarga il raggio d'azione sui 6.75 infilando il 29-20 e rompe di nuovo l'equilibrio col sottomano del +11. La difesa di Venezia è a tenuta stagna, i tabelloni terra di conquista (24-15 dopo 10') e Trento è costretta a forzare con un 11/30 dal campo. Tonut piazza il 39-23, Mazzola ci prende gusto dall'arco (8/17 all'intervallo bilanciata però dallo 0/9 nel secondo tempo) per il +17 di una Reyer che ha l'unico neo nella difesa del ferro sul dinamismo di Williams. All'intervallo è comunque un rassicurante 45-31. L'avvio ripresa da polveri bagnate e palle perse porta Trento a ricucire sul -10 ma l'energia di Tonut in veste di finalizzatore e assistman (13 punti, 9 rimbalzi e 6 assist) torna a far volare la Reyer (53-35) su una Trento che tuttavia non vuole abdicare. Sulle giocate di Browne, Sanders e Williams è 55-47 per un 10-0 che rivede Trento sotto la doppia cifra dopo il 32-23 di inizio secondo quarto. Partita tutt'altro che chiusa e alla mezzora è 57-51.
La Reyer si compatta, Bramos riporta la doppia cifra, ma Forray è un cecchino dal perimetro e Pascolo appoggia il 63-59 riaprendo il derby. De Raffaele si affida ai chili di Vidmar per un deludente Daye lasciando più mobilità a Watt da ala grande, e il risultato è un 69-57 che ridà ossigeno nonostante la permanente allergia orogranata ai liberi (14/23 alla fine). L'Aquila conferma di avere mille vite e sull'asse Browne-Williams costruisce il nuovo ritorno (73-68) smorzato dal canestro di Daye, prima (e forse unica) giocata di serata prima di ingaggiare un duello personale con la terna arbitrale che gli vale un fallo tecnico.
Nei secondi finali la Reyer amministra, provoca il quinto fallo di Browne e va alla Final Four vincendo 78-75.
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Il Gazzettino