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BARCELLONA La Roma cade al Camp Nou e probabilmente saluta la Champions già dopo la partita d'andata. Il risultato è pesante, 4 a 1, e anche esagerato. Perché il Barcellona stavolta non conta sulle prodezze di Messi ma sfrutta le autoreti di De Rossi e Manolas che pesano sul verdetto. In più a spingere i blaugrana verso la semifinale ci pensa anche l'arbitro Makkelie che non concede, nel primo tempo, 2 rigori solari ai giallorossi: spinta di Semedo su Dzeko sullo 0 a 0 e fallo di Umtiti sui Pellegini sull'1 a 0.
ERRORI DECISIVI
E' la notte delle gaffe. Che rovinano la prestazione dei giallorossi, ordinata e lucida almeno per un'ora. De Rossi complica il viaggio, ma fino all'intervallo è il direttore di gara a fare la differenza. Poi sbaglia Perotti che ha sulla testa la palla per il pari. Manolas copia De Rossi e infila pure lui Alisson che poi respinge lento e permette a Pique di calare il tris. Strootman e Defrel si pappano le chance per restare in partita, ma Dzeko, con il 19° gol stagionale, cerca di dare un senso alla gara di ritorno di martedì prossimo all'Olimpico. Gonalons, respingendo lento, regala il poker a Surez, a digiuno dall'8 marzo 2017, la notte della remuntada contro il Psg.
INTERVENTI IN CORSA
Le sostituzioni di Di Francesco migliorano la Roma che, non avendo potuto contare su Nainggolan (in tribuna per il risentimento muscolare alla coscia), è sembrata timida davanti ai campioni blaugrana. Ecco la raffica, dopo un'ora e sul 3 a 0: Gonalons per Pellegrini, El Shaarawy per Florenzi e Defrel per De Rossi. I giallorossi sono stati più spavaldi nel finale, senza però essere efficaci. Il 4° gol li condanna almeno quanto gli errori del direttore di gara. Così, nella notte amara al Camp Nou, il risultato migliore è quello che arriva da San Siro: il pari del derby permette alla Roma di restare sul podio, al 3° posto con 1 punto di vantaggio sull'Inter quarta. Dopo l'andata dei quarti, il pensiero va alla Champions che verrà..
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Il Gazzettino