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Terremoto in casa Barcellona. L'ex presidente Josep Maria Bartomeu è stato arrestato. Lo riportano i principali media spagnoli dopo che stamattina le Mossos d'Esquadra, forze dell'ordine della Generalitat catalana, sono arrivati alle 9 nella sede della società blaugrana: argomento della visita il cosiddetto Barça-Gate, l'inchiesta sui social scaturita dalla denuncia di un anno fa, fatta da alcuni giornali, secondo i quali la dirigenza catalana aveva a libro paga una società che "screditava" via social i giocatori contrari alla linea dirigenziale, da Messi a Piquè. Il board di Bartomeu, che ha sempre negato ogni accusa, avrebbe assunto un conglomerato di società (NS Group), di cui fa parte I3 Ventures, che avrebbe condotto campagne diffamatorie contro gli avversari del board precedente e anche contro i calciatori del club.
L'inchiesta, congelata causa pandemia, è condotta del giudice istruttore Alejandra Gil, che ha esteso il segreto processuale su tutti gli atti. La notizia è subito rimbalzata sui principali organi d'informazione spagnola. Insieme all'ex presidente, sarebbero stati arrestati anche tre dei suoi principali collaboratori: Jaume Masferrer, che era il capo del personale, Òscar Grau, amministratore delegato del club, e Román Gómez Ponti, capo dei servizi legali.
Il Barça non chiude Laporta: domenica prossima le elezioni
Domenica prossima le elezioni
Domenica prossima i soci del F.C. Barcelona eleggeranno il quarantunesimo presidente del club, carica rimasta vacante dalla fine dello scorso ottobre, quando Josep María Bartomeu fu costretto a dimettersi per evitare il voto sulla mozione di sfiducia che era stato richiesto contro di lui da oltre 20.000 soci.
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Il Gazzettino