Atletica, l'appello di Vincenza Sicari: «Ditemi di cosa sto morendo»

«Datemi una diagnosi, ditemi di cosa sto morendo». È l'appello lanciato dall'ex maratoneta azzurra Vincenza Sicari, che da dicembre 2014 è...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Datemi una diagnosi, ditemi di cosa sto morendo». È l'appello lanciato dall'ex maratoneta azzurra Vincenza Sicari, che da dicembre 2014 è costretta in un letto d'ospedale da una malattia non ancora diagnosticata. La 37enne ha chiesto di fare chiarezza tramite un video dall'Ospedale Sant'Andrea di Roma e per voce degli avvocati Luana Sciamanna e Giorgia La Leggia, che dal 28 dicembre ne costituiscono il collegio difensivo. «Lamentiamo sia l'assenza che la mancata ricerca di una diagnosi», ha spiegato l'avvocato Sciamanna. «Il suo calvario -ha aggiunto- si protrae da oltre tre anni, da quando Vincenza ha cominciato ad accusare stanchezza muscolare e febbre. Si sono susseguiti ricoveri in diverse strutture in tutta Italia, fino a questo ricovero al Sant'Andrea iniziato il 21 novembre. Vincenza ora è paraplegica, la fisioterapia finora è stata senza esito e non si evidenzia un quadro diagnostico certo». «La nostra assistita -ha proseguito il legale- nel 2014 ha scoperto un timoma, subendo poi la completa asportazione del timo. Un'operazione che non ha portato però allo sperato miglioramento del suo stato di salute. Al contrario, i sintomi si acutizzano, fino alla completa paralisi degli arti inferiori. Un periodo tribolato, durante il quale la Fidal è stata sempre al fianco di Vincenza».


«Dalla cartella clinica emerge che dal 21 novembre al 21 dicembre Vincenza Sicari non è stata sottoposta ad alcun trattamento diagnostico o terapeutico presso il Sant'Andrea -ha sottolineato La Leggia-. Il nosocomio di Bari, in cui era precedentemente ricoverata, aveva richiesto una PET total body che è stata realizzata solo il 4 gennaio, quando nonostante la mancanza di una diagnosi è stata dichiarata dimissibile e le viene prescritto un trattamento riabilitativo e un ausilio psicologico. Viene anche richiesto il consenso per acquisire materiale genetico». «Non accusiamo nessuno -ha precisato-, chiediamo solo di fare chiarezza. Oggi andremo in Regione Lazio, a chiedere un trasferimento a Tor Vergata finalizzato a fare tutti gli esami e ottenere finalmente un quadro certo e complessivo della situazione. In cartella clinica non si trovano gli esiti di esami che però risultano fatti in altri ospedali». Sul caso della Sicari si è espresso anche il presidente della Fidal, Alfio Giomi: «Questa vicenda ci ha coinvolti sul piano affettivo. Oltre me e al segretario generale Fabio Pagliara le sono stati vicino anche tanti rappresentanti della Federazione e dirigenti di società. Abbiamo apprezzato l'atteggiamento professionale del collegio difensivo. Quello che ci auguriamo tutti è che venga dimostrata ancora una volta l'eccellenza della sanità italiana, e si giunga a una diagnosi».

  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino