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Si parla di retrocessione. E ha dell’incredibile perché a mettere in preventivo anche questa eventualità è l’Arsenal che, secondo il Sun, sta già pensando al taglio di calciatori e stipendi. Perché i Gunners stanno vivendo forse il momento più buio della loro storia. E ieri sera a dare il colpo definitivo – o quasi – alla panchina di Mikel Arteta, ci ha pensato il suo maestro: Pep Guardiola. Il Manchester City in Coppa di Lega ne ha fatti quattro in trasferta mettendo in evidenza, se mai ancora ce ne fosse bisogno, tutti i limiti di una squadra che solamente ad agosto portava a casa due trofei: l’Fa Cup e il Community Shield. Da quel momento in poi le cose però sono cambiate e sono andate tutte nel verso sbagliato. Tanto che in questo momento l’Arsenal si ritrova a soli quattro punti dalla zona rossa e con all’orizzonte la sfida al Chelsea (nel boxing day di Santo Stefano) che potrebbe far sprofondare in maniera definitiva Aubameyang e compagni.
Pochettino pronto, ma occhio ad Allegri
Arteta ha le ore contate, a quanto sembra. Anche se ieri è stato anche difeso da Guardiola (e non poteva essere altrimenti) che lo ha definito un grande allenatore: «Ma purtroppo siamo valutati solamente in base ai risultati» ha ribadito il tecnico catalano. E allora ecco che si apre uno spiraglio per un rientro nel giro di Pochettino, silurato dal Tottenham l’anno scorso e che potrebbe tornare in pista. Ma occhio perché dall’Inghilterra parlano anche di Allegri: l’Arsenal negli scorsi anni non ha mai fatto mistero di guardare con interesse al tecnico livornese.
Sembrava che con Arteta i Gunners potessero tornare a i fasti di un tempo, soprattutto dopo aver piazzato la doppietta in piena estate. Ma le cose sono girate velocemente. E lo spagnolo non dovrebbe chiudere nemmeno l’anno in sella alla sua prima panchina da capo allenatore. Il dopo Wenger è partito male tra Emery e l’ex capitano. E i Gunners si ritrovano nuovamente a dover gestire una situazione esplosiva.
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Il Gazzettino