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Non è stato scelto da Laporta, ma si è mezzo in mezzo, risultando decisivo, nell'operazione che ha portato Depay in maglia blaugrana. E allora, il patron del Barcellona, in estate aveva deciso di dargli fiducia. Bruciata, conclusa, finita, in pochissimo tempo. Sì, Koeman è seriamente a rischio dopo la legnata di ieri sera in Portogallo contro il Benfica. Zero tiri nello specchio, tre gol presi, zero punti in Champions League, ultimo posto in classifica nel girone e zero gol fatti in due partite.
Serve altro? No, forse potrebbe bastare questo, ma alla base di una decisione che in Spagna ormai danno per certa, c'è anche un rapporto mai sbocciato con i senatori di un gruppo storico.
Barcellona, c'è Pirlo in pole
I quotidiani spagnoli stamattina hanno distrutto "Rambo". Fotone in prima pagina e certezza di un'esperienza al capolinea. Anche lui, ieri sera, scuro in volto davanti ai giornalisti, ha fatto capire che forse il suo tempo è finito. E in pole per sostituirlo c'è Andrea Pirlo, esonerato qualche mese fa dalla Juventus, che è pronto a tornare in sella in grande stile. Nessuno immaginava che il bresciano potesse entrare nei radar dei catalani, eppure è così. Con la netta sensazione che qualcosa potrebbe succedere già nel prossimo weekend, dopo la gara contro l'Atletico Madrid.
I tifosi del Barcellona sognano Conte, ma i conti i questo caso non tornano. I blaugrana vivono una profonda crisi economica per via di scelte sbagliate nel passato e portate clamorosamente a galla dal Covid. Poi, nel mezzo, c'è stato anche lo scandalo del contratto milionario di Messi che ha messo con le spalle al muro una società in piena rivoluzione, costretta anche a lasciar andare via la Pulce e chiedere un taglio di stipendio a molti. Un situazione che però non ferma il cambio in panchina: c'è da salvare la faccia. E Pirlo pronto a mettersi al timone di una nave in piena tempesta.
Il Gazzettino