Pescara-Ancona, esplode bomba carta: feriti poliziotto e finanziere

Pescara-Ancona, esplode bomba carta: feriti poliziotto e finanziere
Un poliziotto, un finanziere e il titolare di attività commerciale finiscono in pronto soccorso, per fortuna in codice verde. Questo il triste bilancio dei disordini...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Un poliziotto, un finanziere e il titolare di attività commerciale finiscono in pronto soccorso, per fortuna in codice verde. Questo il triste bilancio dei disordini scoppiati all’esterno dell’Adriatico prima del fischio d’inizio e al termine del match tra Pescara e Ancona, persa dai pescaresi. Nel pre-gara è stata lanciata una pietra sulla vetrina di un negozio situato nei pressi dello stadio e il proprietario, soccorso dall’ambulanza Life Pescara, è rimasto leggermente ferito al capo dalle schegge dei vetri infranti. Nel post-partita, invece, le forze dell’ordine sono intervenute tra il settore ospiti e la tribuna Adriatica per evitare il contatto tra le due tifoserie. Gli scalmanati hanno lanciato dei potenti petardi e alcune schegge hanno colpito un poliziotto e un finanziere. I tre contusi sono stati costretti a recarsi in pronto soccorso e fortunatamente nessuno ha riportato serie conseguenze. Ora starà alle forze dell’ordine visionare i filmati e identificare le persone che sono state coinvolte nei disordini.

L’AMBIENTE

Cori, sfottò e, considerato il cammino deludente di entrambe, cornice di pubblico accettabile per il derby dell’Adriatico. Poco più di 4.700 spettatori sugli spalti, bisogna tornare indietro di quasi sei mesi per riscontrare un numero del genere nello stadio pescarese (5.100 con la Recanatese, lo scorso 29 ottobre). Settore ospiti stracolmo, nel primo tempo i 741 tifosi dell’Ancona dominano il duello sugli spalti sfruttando l’assenza degli ultrà del Pescara. Quest’ultimi, infatti, proseguono la protesta a oltranza contro il presidente Sebastiani ed entrano allo stadio solo durante l’intervallo.

I MALORI

Un po’ di apprensione poco prima della mezz’ora, quando un tifoso marchigiano accusa un malore. Rapido l’intervento dei sanitari che entrano nel settore ospiti per prestargli le cure necessarie. Per fortuna nulla di grave. Poco dopo stessa scena in curva nord, dove un sostenitore del Pescara si sente male. È di nuovo necessario l’intervento dei medici, ma in questo caso il problema sembra più serio, dal momento che il tifoso viene accompagnato in barella all’esterno dello stadio. All’inizio della ripresa l’atmosfera si accende, i tifosi biancazzurri entrano scandendo cori prima contro la società e poi nei confronti dei rivali anconetani. Il raddoppio di Spagnoli manda in estasi i supporter biancorossi e i mugugni del pubblico di casa diventano sempre più insistenti. La reazione sterile dei biancazzurri non fa altro che peggiorare le cose e alla fine gli ultrà pescaresi respingono il saluto della squadra. Cuppone e compagni rientrano a testa bassa negli spogliatoi, invece è festa grande sull’altra sponda.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino