Ancelotti promuove il Var: «E' arrivato troppo tardi. Milan non ti abbattere, serve pazienza»

Ancelotti promuove il Var: «E' arrivato troppo tardi. Milan non ti abbattere, serve pazienza»
Carlo Ancelotti promuove a pieni voti l'impiego della video assistenza agli arbitri. «La Var è arrivata troppo tardi. Solo un folle può pensare che non...

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Carlo Ancelotti promuove a pieni voti l'impiego della video assistenza agli arbitri. «La Var è arrivata troppo tardi. Solo un folle può pensare che non serva» risponde deciso il tecnico, ospite di 'Radio anch'io Sport', su Radio 1 Rai. «Risolve polemiche, aumenta la serenità degli arbitri. Sono stato presente ad una riunione della Fifa e penso che verrà impiegata già nel prossimo Mondiale. Come per tutte le cose nuove ha bisogno di un periodo di adattamento, ma è una novità importante». L'accenno al Mondiale di calcio è l'occasione per parlare dei playoff con la Svezia che l'Italia deve superare per andare in Russia: «Giocare uno spareggio è sempre un rischio, ma contano anche storia e tradizione e da questo punto di vista l'Italia parte in vantaggio. In un girone con la Spagna e dove passa solo la prima, questa coda era preventivabile. L'Italia ha fatto il suo percorso. Ora servono giocatori in forma e motivati per affrontare al meglio la Svezia». Molti ascoltatori vorrebbero Ancelotti prossimo Ct azzurro: «La Nazionale? Io mi vedo bene su ogni panchina, mi piace allenare. Finché ho questa passione ogni panchina va bene». E per il futuro del calcio italiano, l'allenatore sottolinea «il progetto dei centri federali territoriali. Il lavoro di Sacchi come direttore tecnico sta dando i suoi frutti, credo che si comincino a vedere giovani interessanti. Del resto, se sei giovane e bravo, giochi. Buffon era in Serie A a 17 anni, Verratti nel Psg a 19. Gli allenatori dei top club non sono lì per far crescere i giovani, ma per vincere le partite».


n una Serie A quest'anno «molto interessante e competitiva», animata «non più solo dalla Juventus, ma anche da Napoli, Inter, la Lazio che sta facendo un campionato straordinario, dalla Roma, purtroppo il Milan è rimasto un pò indietro». Il cuore di Carlo Ancelotti resta un pò rossonero e l'allenatore, ospite di 'Radio anch'io Sport' su Radio 1 Rai, soffre nel vedere quei colori arrancare. «Ma è nella logica delle cose, avendo cambiato più degli altri. Ci vuole tempo, pazienza. La campagna acquisti rossonera è stata importante - sottolinea il tecnico - ma non bastano sei mesi per costruire una squadra. Nessuno ha la bacchetta magica. Il quarto posto sarebbe molto importante, ma non bisogna abbattersi quando le cose non funzionano. Ora si punta su giocatori giovani, da crescere, per poi innestare calciatori importanti. I campionati le vincono le squadre, con l'inserimento dei talenti». Proprio il Milan è stato l'ultima 'vittimà della Juventus. I bianconeri sono tornati? «E quando mai erano andati via, stanno sempre lì, sul pezzo». Quanto al Napoli ha in panchina «Sarri, molto bravo anche perché ha alle spalle una struttura societaria che gli ha dato tempo per lavorare. Il Napoli gioca molto bene».
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Il Gazzettino