Alessandro Benetton si racconta al Panathlon: «Io, la velocità e Schumi»

Alessandro Benetton (a destra) con Andrea Vidotti al Panathlon Club di Treviso
TREVISO -  Sport, affari, emozioni e progettualità: minimo comun denominatore la velocità, con gli sci o sull'asfalto. La fonte d'ispirazione di...

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TREVISO -  Sport, affari, emozioni e progettualità: minimo comun denominatore la velocità, con gli sci o sull'asfalto. La fonte d'ispirazione di Alessandro Benetton, manager d'altissimo livello sportivo e non, ospite del Panathlon Club di Treviso.


Sposato con la campionessa di sci  Deborah Compagnoni, tre figlie, Alessandro Benetton ha ricordato con orgoglio le radici: «Sono cresciuto in un ambiente sportivo. Ho praticato sport: prima sulla neve, poi le gare di regolarità e da adulto il kitesurfing (una variante del surf). Come appassionato ho seguito il basket. Da ragazzo andavo alle Piscine a vedere la Liberti, la seguii anche nell'esilio a Padova. Da studente negli Usa frequentavo il Garden per tifare i Celtics. Tra i campioni transitati in Ghirada mi piace ricordare Pittis, Gravina e Bernardi: campioni in tutto».

Nel 1988 I Benetton decisero di cambiare la guida della scuderia di Formula 1 creata 3 anni prima comprando la Toleman.


 
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Il Gazzettino