PESCARA Una macchia rende ancora più amara l’ennesima sconfitta del Pescara a Cagliari. Nel finale della partita del Sant’Elia, dagli spalti partono fischi e...
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“Avete visto tutti cosa è successo – ha detto a fine partita l’ex giocatore di Milan e Inter a Sky – . Cori contro di me già nel primo tempo. Un bambino m’insultava con i genitori vicino. A fine primo tempo, gli ho regalato la mia maglia. Dobbiamo fare così per dare esempio ai più piccoli e portarli allo stadio. Nel secondo tempo la curva del Cagliari insisteva, io gli dicevo bravi, bravi. L’arbitro mi ha detto di non parlare con il pubblico. Io gli ho detto? Hai sentito cosa mi stanno dicendo? Lui mi ha risposto: “Parlo io”. Ho subito replicato: “Devi fermare la partita”. L’arbitro non serve solo per fischiare, deve ascoltare, valutare. Questo non è calcio”. Addirittura Muntari è stato ammonito da Minelli: “Lui mi ha accusato di parlare con il pubblico, ma gli ho solo detto: mi stanno insultando. Ero calmo, ma lui ha alzato la voce e mi ha fatto incazzare: doveva fermare la partita, non lo ha fatto e invece ha alzato la voce con me e mi ha ammonito. Devi avere il coraggio di fermare questo, se non lo fai, domani accadrà di nuovo su altri campi”. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino