Wartsila: Fedriga, avanti per ampliare e concludere accordo programma

Wartsila: Fedriga, avanti per ampliare e concludere accordo programma
Incontro tra il governatore, gli assessori Rosolen e Bini e le sigle...

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Incontro tra il governatore, gli assessori Rosolen e Bini e le sigle sindacali alla presenza di numerosi parlamentari Fvg Trieste, 12 gen - "La Regione, in accordo con le altre istituzioni a partire dal Governo, intende andare avanti con determinazione per raggiungere con Wartsila un accordo di programma per la definizione di un percorso di reindustrializzazione del sito che tuteli i lavoratori. Oggi dobbiamo difendere i posti di lavoro dell'area triestina ma anche una filiera produttiva strategica per il nostro territorio e per l'intero Paese". È questa la posizione espressa dal governatore Massimiliano Fedriga durante l'incontro con le sigle sindacali in merito alla crisi di Wartsila al quale hanno preso parte anche gli assessori regionali al Lavoro Alessia Rosolen e alle Attività produttive Sergio Emidio Bini, il prefetto di Trieste Pietro Signoriello, il sottosegretario all'Economia Sandra Savino, una nutrita delegazione parlamentare del Friuli Venezia Giulia composta da Isabella De Monte, Nicole Matteoni, Massimiliano Panizzut, Tatjana Rojc, Debora Serracchiani e, in video-collegamento Emanuele Loperfido e Walter Rizzetto. Temi centrali della riunione la volontà di individuare soluzioni a tutela dei lavoratori di Wartsila per i quali l'azienda potrebbe avviare la procedura prevista per le delocalizzazioni, l'ampliamento delle prospettive di insediamento nell'area di Bagnoli della Rosandra di nuove realtà come Ansaldo Energia e il mantenimento nell'area triestina del comparto ricerca e sviluppo della multinazionale finlandese, nel quale oggi sono impiegate oltre 600 persone. Fedriga, rimarcando che "Regione e Governo continuano a lavorare per implementare il numero di soggetti interessati a insediarsi nell'area di Bagnoli della Rosandra", ha accolto positivamente la proposta dei parlamentari presenti di attuare iniziative legislative volte a disincentivare l'abbandono dei siti produttivi italiani da parte delle multinazionali. "Rendere più complessa e difficoltosa la procedura 234 da parte delle grandi imprese insediate in Italia sarebbe sicuramente utile nel caso della crisi di Wartsila perché ci farebbe guadagnare tempo e ci aiuterebbe nella negoziazione dell'accordo di programma ma, in ottica più ampia, consentirebbe anche di tutelare l'intera filiera produttiva italiana". Tutti i soggetti presenti hanno sottolineato la compattezza dimostrata finora dalle istituzioni e dalle forze politiche sia territoriali sia nazionali nella gestione della crisi Wartsila e hanno ribadito che verranno compiute tutte le azioni possibili per salvaguardare i dipendenti. "Questa compattezza è molto positiva - ha concluso il governatore - perché dobbiamo difendere con tutti gli strumenti a disposizione i posti di lavoro del nostro territorio puntando a trovare soluzioni che tutelino sia i lavoratori coinvolti dalla procedura sia quelli del comparto ricerca e sviluppo di Wartsila". ARC/MA/gg
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Il Gazzettino