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Pordenone, 9 ott - "La tragedia dovuta al disastro del Vajont e le sue 1917 vittime resteranno per sempre una cicatrice sulla pelle di questa regione. La diga, con i suoi 261 metri d'altezza e 190 di larghezza, rappresenta un monito per tutti gli uomini a non sottovalutare la natura".
Così l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro ricorda il dramma del 9 ottobre 1963, quando alle 22.39 milioni di metri cubi d'acqua devastarono la vallata causando quasi duemila morti. "Proprio lo sfruttamento consapevole delle risorse idriche - spiega Scocimarro - è alla base ddl 107 'Disciplina dell'assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni d'acqua a uso idroelettrico' che stiamo discutendo in commissione Ambiente e che entro il mese porterò in Consiglio regionale. Lo sviluppo sostenibile non è più un lusso, ma una necessità e un'occasione economica che inoltre crea posti di lavoro".
"Grazie a questa legge - conclude l'assessore regionale - potranno convivere interessi che una volta 'confliggevano': tutela dell'ambiente e delle risorse idriche e naturali, lavoro, salute, economia del territorio". ARC/COM/al
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Il Gazzettino