Università: Panariti, 1,4 mln per rete regionale biologia molecolare

Università: Panariti, 1,4 mln per rete regionale biologia molecolare
Trieste, 21 ott - La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, su proposta dell'assessore all'Università Loredana Panariti, ha approvato il progetto "Biomedicina molecolare...

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Trieste, 21 ott - La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, su proposta dell'assessore all'Università Loredana Panariti, ha approvato il progetto "Biomedicina molecolare (Ican-Fvg)".


L'intervento, finanziato per 1,4 milioni di euro, è previsto nell'ambito dell'aggiornamento al "Piano programmatico degli interventi 2016-2018" relativo ai finanziamenti al sistema universitario regionale previsti dalla LR 2/2011.

L'iniziativa prevede la creazione di un'innovativa infrastruttura inter-ateneo di ricerca, formazione, training e innovazione, di carattere interdisciplinare e competitiva a livello internazionale nel campo della ricerca sulle malattie legate all'invecchiamento della popolazione, quali ad esempio tumori, malattie neurodegenerative, cardiovascolari e croniche.

L'infrastruttura collegherà in una rete integrata di ricerca e sperimentazione le attività dei tre atenei regionali nel settore della biomedicina molecolare, sotto la guida dell'Università di Trieste, cui è affidata la regia dell'intervento, che si svilupperà in collaborazione con l'Università di Udine e la Sissa (Scuola internazionale superiore di studi avanzati) di Trieste. Nello specifico, è prevista la realizzazione di un laboratorio centrale (hub), con dotazione di infrastrutture scientifiche di media e grande dimensione, e il potenziamento dei laboratori collegati in rete (spoke).

La concentrazione e la messa in rete di risorse umane e tecnologiche mira a favorire il raggiungimento di risultati scientifici di eccellenza, competitivi a livello nazionale e internazionale, grazie all'ambiente condiviso, allo spessore internazionale dei ricercatori coinvolti e alla disponibilità di strumenti d'avanguardia. Con la sua attività, Ican si prefigge inoltre di contribuire alla formazione delle nuove generazioni di ricercatori, medici e imprenditori, fornendo le basi necessarie su molteplici aspetti della ricerca nei campi di interesse.

Il progetto prevede altresì un forte collegamento con le realtà territoriali, allo scopo di assicurare una ricaduta dei risultati da un punto di vista socio-economico. In particolare, la rete interuniversitaria potrà contare sulla sinergia con Area Science Park per le attività di trasferimento tecnologico, mentre la connessione con realtà imprenditoriali e sanitarie presenti in regione - in particolare, aziende e istituzioni del cluster regionale BioHighTech - garantirà la possibilità di trasformare gli esiti della ricerca in prodotti e tecnologie biomediche di avanguardia e di traslazione dei risultati anche nel contesto clinico.


L'approvazione dell'intervento fa seguito al recente aggiornamento del "Programma triennale 2016-2018" relativo ai finanziamenti al sistema universitario regionale, che ha previsto uno stanziamento aggiuntivo di 1,4 milioni di euro per infrastrutture di ricerca di carattere condiviso, portando a 3,7 milioni le risorse previste per interventi infrastrutturali e a quasi 19 milioni la dotazione del Programma per il triennio di riferimento. ARC/PPH/PPD

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Il Gazzettino