Tpl: Fvg non garantirà trasporto scolastico se Governo taglia capienza

Tpl: Fvg non garantirà trasporto scolastico se Governo taglia capienza
Udine, 10 ago - Se la capienza massima sui mezzi di trasporto pubblico sarà ridotta al 60 per cento, secondo l'attuale orientamento del Governo, la Regione Friuli Venezia Giulia...

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Udine, 10 ago - Se la capienza massima sui mezzi di trasporto pubblico sarà ridotta al 60 per cento, secondo l'attuale orientamento del Governo, la Regione Friuli Venezia Giulia non sarà in grado di garantire il trasporto pubblico scolastico.


Questa in sintesi la posizione che la Regione ha espresso per voce dell'assessore regionale alle Infrastrutture e territorio, intervenuto stamattina in videoconferenza alla riunione tra Governo e Regioni per fare il punto sulla gestione del trasporto pubblico locale da settembre in poi.

Attualmente in Friuli Venezia Giulia sul Tpl ferro e gomma la capienza è massima, con la possibilità di occupare il cento per cento dei posti a sedere, ma con l'obbligo di indossare dispositivi di protezione individuale.

Nel corso della riunione, la Regione ha rigettato l'ipotesi di installare a bordo dei mezzi pubblici dei separatori leggeri, come divisori in stoffa o altro materiale, sia per l'impossibilità di provvedere all'allestimento di tutti i mezzi in tempo utile, sia per la difficoltà che comunque si riscontrerebbe nel tenere igienizzati simili attrezzature.

Alla riunione hanno preso parte i ministri alla Salute, agli Affari regionali e ai Trasporti; proprio a quest'ultimo la Regione Friuli Venezia Giulia ha ribadito l'inutilità dello stanziamento di 400 milioni di euro contenuto nel decreto agosto a favore delle amministrazioni regionali, dal momento che, con le restrizioni paventate dal Governo, il problema principale sarà il reperimento di materiale rotabile da aggiungere a quello attualmente disponibile.


Il Friuli Venezia Giulia ha inoltre posto l'accento sullo scarso tempo a disposizione per svolgere gare e procedure amministrative e giungere pronti alla riapertura dell'anno scolastico. A tal proposito, l'ulteriore slittamento alla prossima settimana della discussione di un documento unitario - a cui le Regioni stanno già lavorando per avanzare una controproposta al ministero e al comitato scientifico - non lascia ben sperare sulla possibilità di giungere ad una soluzione in tempi ristretti. ARC/SSA/al

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Il Gazzettino