Rilancimpresa: Bolzonello, creati 1100 posti di lavoro in 3 anni

Rilancimpresa: Bolzonello, creati 1100 posti di lavoro in 3 anni
Pordenone, 19 ottobre - "A poco più di tre anni dall'entrata in vigore, la legge Rilancimpresa ha prodotto 1100 posti di lavoro, portando l'occupazione in Friuli...

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Pordenone, 19 ottobre - "A poco più di tre anni dall'entrata in vigore, la legge Rilancimpresa ha prodotto 1100 posti di lavoro, portando l'occupazione in Friuli Venezia Giulia oltre quota 500mila e generando un effetto moltiplicatore 3x1 degli investimenti".



Lo ha detto oggi a Pordenone il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, intervenendo al convegno "Lavoro e innovazione, quale ripresa per il Friuli Venezia Giulia" organizzato dalla Cgil, quest'ultima rappresentata dal componente della segreteria nazionale Maurizio Landini.

Come spiegato da Bolzonello, a breve l'Esecutivo dovrà presentare al Consiglio regionale la valutazione degli effetti prodotti dalla legge 3/2015, "ma dai primi dati raccolti emerge come gli 80 milioni di euro collocati e assegnati nelle varie linee dei bandi già chiusi e finanziati hanno sostenuto lo sviluppo di circa 1700 progetti di innovazione e ricerca, per un valore economico di oltre 250 milioni di euro. Ciò significa che si è creato un effetto moltiplicatore molto importante che è di 1 a 3".

I riflessi si sono visti anche nel settore dell'occupazione, "poiché le stesse imprese hanno dichiarato che i nuovi progetti finanziati con questi fondi hanno dato origine a 1100 nuovi posti di lavoro complessivi. Questo incremento consente oggi al Friuli Venezia Giulia di superare la soglia di 500mila occupati, risalendo la china rispetto al 2012 quando la soglia si attestava intorno ad un valore di poco superiore ai 490mila posti di lavoro".

Il vicepresidente ha poi evidenziato che nel 2013 la ripartenza della Regione è avvenuta attraverso lo sblocco e il potenziamento delle infrastrutture esistenti, con riflessi positivi anche sulle imprese del Friuli Venezia Giulia. "Abbiamo fatto partire i cantieri sulla A4, il porto franco di Trieste, il collegamento dell'aeroporto con la ferrovia ma anche la logistica nel suo complesso attraverso il sistema dei porti e degli interporti".

In questa visione generale del modo in cui superare la crisi, si è innestata anche la scrittura della legge Rilancimpresa "che ha rappresentato innanzitutto un cambio culturale rispetto al passato - ha affermato Bolzonello - per dare risposte alla richiesta di maggiore competitività delle imprese e all'occupazione. La norma, che ha messo al centro delle politiche economiche del Friuli Venezia Giulia il manifatturiero, è stata scritta sentendo tutti i portatori di interesse tra cui anche i sindacati".

Uno dei pilastri su cui poggia la legge è quello legato alla nuova concezione dei consorzi industriali, accorpati territorialmente e modificati rispetto al passato, "percorso che è stato completato con la presenza di due consorzi nel Pordenonese, uno nell'area udinese da Gemona fino all'Aussa Corno e la nuova Ezit di Trieste".

Infine, Bolzonello ha ricordato come la piattaforma logistica regionale non possa prescindere dal ruolo del sistema portuale del Friuli Venezia Giulia, sul quale si devono poi innestare gli interporti intesi come servizio retroportuale e non come risposta di piccole realtà.


A tal proposito il vicepresidente ha ricordato che, a breve, la Regione finanzierà in occasione dell'assestamento di bilancio, il potenziamento del Cosilt con un investimento di 1,4 milioni di euro per dare un supporto anche alla logistica nella zona montana udinese. ARC/AL/fc Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino