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Udine, 3 dic - La Giunta regionale ha approvato il Regolamento per l'attuazione del Programma operativo regionale (Por) del Fesr, il Fondo europeo per lo sviluppo regionale, per questo settennato.
"Uno strumento - spiega l'assessore Zilli che ha proposto il provvedimento all'Esecutivo - che risulta essere essenziale per la realizzazione, sia del Programma operativo regionale (Por) Fesr 2014-2020 'Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione', che del Programma regionale (Pr) Fesr 2021-2027 'Investimenti a favore della occupazione e della crescita'".
"Stiamo infatti vivendo - commenta l'assessore - un momento straordinario grazie alle opportunità che la Programmazione europea offre nella nostra regione alle realtà interessate a investire sull'innovazione, sullo sviluppo e sul futuro dell'intero territorio, ma bisogna fare in fretta per poter fruire delle risorse messe a disposizione".
"Per questo - conclude Zilli - era necessario un regolamento che di fatto snellisse le procedure e permettesse di ridurre i tempi necessari per richiedere e ottenere i finanziamenti: in questo modo i progetti potranno ora essere cantierati e realizzati più velocemente".
A partire dalla sua entrata in vigore, che avverrà con la pubblicazione del relativo decreto del presidente della Regione sul Bollettino ufficiale (Bur), il nuovo Regolamento abrogherà e sostituirà quello precedente, rendendo operative anche le modifiche apportate al Regolamento 2014-2020.
La novità principale che è contenuta nel nuovo Regolamento consiste nel rafforzamento dello strumento della pianificazione condivisa tra l'autorità di gestione, le strutture regionali attuatrici e gli organismi intermedi relativi alle procedure di attivazione, agli obiettivi di spesa, di realizzazione e di risultato.
Nello specifico, si tratta delle realtà coinvolte nel coordinamento dal Regolamento con la definizione del piano finanziario, che diventerà lo strumento di assegnazione e di attivazione delle risorse che sono declinate per strutture regionali attuatrici e per organismi intermedi, nonché per procedure di attivazione.
L'autorità di gestione, quindi, potrà coordinare le risorse dei programmi semplificando la procedura precedente che contemplava per l'attivazione e la disattivazione delle stesse un ulteriore passaggio nelle strutture regionali attuatrici. ARC/CM/ma
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Il Gazzettino