Patrimonio: alienate aree demaniali Fvg e tratti strade comune Grado

Patrimonio: alienate aree demaniali Fvg e tratti strade comune Grado
Trieste, 19 apr - La giunta regionale, su proposta dell'assessore al Patrimonio, ha dato il via libera alla sdemanializzazione e conseguente alienazione a favore di privati di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Trieste, 19 apr - La giunta regionale, su proposta dell'assessore al Patrimonio, ha dato il via libera alla sdemanializzazione e conseguente alienazione a favore di privati di alcuni beni già facenti parte del demanio idrico e attualmente privi di funzionalità idraulica. Si tratta di superfici complessive pari a circa mille metri quadrati in diversi punti del Friuli Venezia Giulia, per un controvalore economico di poco inferiore ai diecimila euro.


Nel territorio pordenonese, la Regione ha deciso di cedere un'area di 268 metri quadrati nel comune di Aviano a fronte di un corrispettivo pari a 3.172 euro, mentre a Cordenons la superficie alienata è di 377 metri quadrati per un valore economico di 2.109 euro. Nella provincia di Udine, invece, i beni ceduti sono due, di cui uno a Pocenia (111 metri quadri per 1.332 euro) e uno a Basiliano (200 metri quadri, 2.400 euro).

La giunta, inoltre, ha dato il via libera al trasferimento a titolo gratuito di beni situati nel comune di Grado facenti parte del demanio stradale regionale e non più funzionali a questo scopo. L'operazione fa seguito ad una specifica richiesta avanzata dall'amministrazione locale, sulla base di una delibera del Consiglio comunale.

Con questa operazione continua il processo attraverso il quale vengono messi a disposizione della comunità i beni non più necessari alle finalità proprie della Regione e che consentono alle realtà locali, ai privati cittadini e alle imprese, di valorizzare aree che altrimenti rischierebbero di restare inutilizzate o addirittura abbandonate. ARC/AL/ppd

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino