Occupazione: Regione, regia pubblica di tutti servizi per il lavoro

Occupazione: Regione, regia pubblica di tutti servizi per il lavoro
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Trieste, 15 set - Un intervento legislativo che conserva l'impianto della norma del 2005 adeguandolo all'evoluzione che il mondo del lavoro ha compiuto in questo anni, sia sul piano normativo che su quello tecnologico. E in tema di mercato del lavoro, a differenza di quanto accade in altre regioni, è prevista la valorizzazione di una regia pubblica di tutti i servizi per il lavoro. Saranno infatti i centri per l'impiego a gestire il rapporto con i privati per l'incrocio tra domanda e offerta.


Questo il concetto espresso oggi a Trieste, nel corso della seduta della II Commissione del Consiglio regionale, dall'assessore al Lavoro che ha illustrato il disegno di legge n. 105 "Disposizioni regionali in materia di lavoro. Modifiche alla legge regionale 9 agosto 2005, n. 18 (Norme regionali per l'occupazione, la tutela e la qualità del lavoro) e alla legge regionale 21 luglio 2017, n. 27 (Norme in materia di formazione e orientamento nell'ambito dell'apprendimento)".

Ripercorrendo i passaggi fondamentali del nuovo testo normativo, come ha spiegato l'esponente della Giunta regionale, la formazione ricopre un ruolo strategico in quanto fondata sulle concrete necessità occupazionali del sistema produttivo del territorio. Un rapporto che deve essere armonico e coordinato per portare risultati reali, visto l'impiego di risorse pubbliche.

Altro punto sottolineato dall'assessore e inserito nella legge è quello dell'istituzionalizzazione della concertazione, una scelta che supera l'informalità in cui ad oggi è configurato il tavolo convocato in questi anni dalla Regione con tutti i corpi intermedi.

Un esempio di come il Covid abbia determinato dei cambiamenti anche nelle politiche attive del lavoro è rappresentato dal rafforzamento di uno strumento come quello delle ricollocazioni intensive, per un rientro il più possibile rapido nel mondo del lavoro.

Il ddl contiene anche interventi dedicati alle persone svantaggiate, nei cui confronti vengono assunte misure specifiche rispetto ai percorsi formativi, di inserimento e di reinserimento nel mercato del lavoro in un contesto di collaborazione integrata con la parte sociale e quella sanitaria.


Infine è stato ricordato dall'assessore il percorso di condivisione di questo disegno di legge, il quale ha registrato un consenso unanime da parte delle parti sociali in sede di tavolo di concertazione. ARC/GG/pph

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Il Gazzettino