Morte Romoli: Riccardi, uomo che ha segnato vita politica Fvg

Morte Romoli: Riccardi, uomo che ha segnato vita politica Fvg
Trieste, 9 giu - "Ci ha lasciato improvvisamente un uomo che ha segnato la vita politica di questa regione, dimostrando sempre in tutto il suo percorso determinazione e lucida...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Trieste, 9 giu - "Ci ha lasciato improvvisamente un uomo che ha segnato la vita politica di questa regione, dimostrando sempre in tutto il suo percorso determinazione e lucida capacità".


Così si è espresso il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, in ricordo del presidente del Consiglio regionale, Ettore Romoli, deceduto questa notte in ospedale a Udine dove era ricoverato da un paio di settimane.

"Con Romoli - ha detto ancora Riccardi - ho combattuto tante battaglie, molte partendo da posizioni diverse, riuscendo sempre, alla fine, a comporre i conflitti che sono parte integrante della vita politica".

"Tra i ricordi che mi legano alla sua figura - ha sottolineato Riccardi - c'è quello della sua esperienza decennale di sindaco e della sua successione che abbiamo contribuito a costruire insieme, passo dopo passo, consentendo a Rudy Ziberna di assumere la carica di primo cittadino di Gorizia. Perché più che l'assessore regionale e il parlamentare, proprio il ruolo di sindaco era stato per Ettore l'impegno che più si sentiva cucito addosso".

"E sono molte le opere - ha proseguito il vicegovernatore - che Gorizia deve al suo lavoro. Insieme abbiamo guidato la realizzazione della Villesse-Gorizia, quell'infrastruttura che per lui, a ragione, avrebbe garantito l'uscita da un isolamento del capoluogo isontino, altrimenti difficile da raggiungere".

"Poi l'ultima battaglia - ha ricordato Riccardi - che l'ha portato, riconfermando il suo consenso personale, alla guida del Consiglio regionale. Un percorso non privo di ostacoli: le preoccupazioni del risultato del partito dal quale non si era mai allontanato e i futuri assetti per garantire un'efficace azione di governo. Tutto questo, insieme alla preoccupazione di un malessere che lui stesso, sempre estremamente riservato, mi aveva raccontato e - ha concluso - che negli ultimi giorni purtroppo ha prevalso". ARC/GG/fc

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino