Montagna: Zannier, palestra roccia Meduno valorizza intera vallata

Montagna: Zannier, palestra roccia Meduno valorizza intera vallata
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Meduno, 26 nov - "Da una visione e dall'unione di intenti di più soggetti appassionati oggi nasce questa palestra di roccia che è un'opportunità utile a promuovere l'intera area e il suo inconfutabile valore paesaggistico. Nostro compito ora, della Regione così come di tutte le istituzioni, è rendere questo luogo disponibile a chi entra nelle nostre valli e farne una leva per vivere appieno il nostro territorio". L'assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna, Stefano Zannier, ha salutato così l'inaugurazione della palestra di roccia della Valmeduna, lungo la strada regionale che collega il centro di Meduno a Redona, poco prima del lago. L'area è stata recuperata grazie a un intervento congiunto tra il Comune di Meduno, la Polisportiva Valmeduna, il Gruppo Alpini Valmeduna, il Cai di Spilimbergo, la Sezione ANA di Pordenone oltre al fondamentale apporto della squadra Soccorso Alpino militare del 3° Reggimento Artiglieria da Montagna e gli istruttori della scuola alpina Marcello Foscato. "Voglio ringraziare anche il corpo dei forestali regionali che con passione opera sulle nostre montagne e non solo con competenza e precisione" ha detto Zannier aggiungendo che "la Regione affiancherà gli enti nella promozione e valorizzazione di questi luoghi con l'auspicio che si sappia fare sistema per portare questa proposta fuori dai confini della vallata e attirare anche nuove collaborazioni". L'area in cui sorge la nuova ferrata è conosciuta fin dai tempi antichi per la qualità della pietra che veniva estratta dalla cava (Cava di Ponte Rocki) utilizzata dagli scalpellini medunesi ed anche dallo scultore Pilacorte che qui si riforniva per le sue opere. La ferrata comincia sul lato sinistro della falesia a 330 metri sul livello del mare e si sviluppa in diagonale. La parete è una falesia naturale di roccia calcarea ricca di una significativa fauna fossile. La ferrata si compone di sette tratte di 25 metri ciascuna e raggiunge il bosco sovrastante. Da qui il sentiero conduce alla borgata medievale di Barbeadis, a un'altezza di 550 metri, da cui è possibile proseguire scendendo lungo la mulattiera, fino ad arrivare a Redona nei pressi del lago. ARC/SSA/gg
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Il Gazzettino