L'assessore all'evento dedicato al Fondo sociale europeo Trieste, 19 nov - "Coltivare i talenti e le aspirazioni lavorative dei giovani per costruire concretamente qualcosa per il...
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Questi alcuni dei concetti espressi oggi a Trieste dall'assessore regionale al Lavoro, formazione e istruzione, Alessia Rosolen, nel corso dell'appuntamento "Ascoltare i desideri. Esplorare le opportunità. L'evento annuale del Fse dedicato ai giovani e al loro futuro". Un'intera mattinata dedicata all'analisi dei cambiamenti in atto nel mondo del lavoro che ha visto la partecipazione di una nutrita rappresentanza di studenti delle scuole secondarie di secondo grado.
All'interno del Fse, come ha ricordato l'assessore, molti sono gli strumenti destinati alle nuove generazioni, tra cui l'Attiva giovani (18-30 anni), oltre alla promozione degli Istituti tecnici superiori (post-diploma biennale con percorso in azienda). "L'obiettivo - ha spiegato - è quello di favorire soluzioni occupazionali attraverso una rete, costruita ad hoc, finalizzata a dare risposte tarate alle esigenze delle imprese".
La stessa Rosolen ha ricordato la centralità del territorio, dal quale partono le proposte e i progetti, alle volte già avviati, come è accaduto per gli Istituti tecnici superiori con le esperienze dell'Accademia nautica dell'Adriatico (Ts), del Malignani (Ud), del Volta (Ts) e del Kennedy (Pn). "Tutte realtà nate in regione e sviluppatesi grazie al Fondo sociale europeo".
E i numeri degli Its vanno proprio nella direzione di incrociare la domanda delle imprese: dal 2011 al 2016 sono stati 54 i corsi attivati, 1.200 studenti formati con un tasso medio di occupazione a 1 anno dal diploma del 90,5 per cento.
A testimoniare l'efficacia del sostegno offerto dal Fondo sociale europeo sono stati chiamati alcuni giovani protagonisti di storie di successo che, grazie allo strumento dell'Ue, sono riusciti a realizzare le loro ambizioni professionali.
Queste esperienze hanno messo in evidenza l'importanza della comunicazione, in particolare della conoscenza delle opportunità offerte dall'Istituzione pubblica. Un versante sul quale, secondo Rosolen, bisogna investire ulteriormente per raggiungere una platea di giovani ancora più ampia. ARC/GG/ep
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Il Gazzettino