La Peca. «La sostenibilità passa anche per il luogo di lavoro»

La Peca. «La sostenibilità passa anche per il luogo di lavoro»
Siamo a Lonigo (Vi) e La Peca è uno dei grandi ristoranti non solo del Veneto ma d’Italia. Una storia che si può riassumere in quattro date: 1987,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Siamo a Lonigo (Vi) e La Peca è uno dei grandi ristoranti non solo del Veneto ma d’Italia. Una storia che si può riassumere in quattro date: 1987, l’inaugurazione; 1996, la prima stella Michelin; 2008, l’arrivo della seconda stella; 2022, la conquista della Stella Verde, a premiare un approccio sempre più “verde” e rispettoso alla ristorazione e a tutto quello che le gira intorno.


Fra gli artefici di questo capolavoro di provincia, fatto di talento e capacità gestionale, e costruito letteralmente in famiglia, c’ è Nicola Portinari, “mente” della cucina che fa squadra con il fratello Pierluigi (prima pasticcere, ora manager e responsabile della cantina) e la cognata Cinzia Boggian, regista del servizio. E - in tema green - c’ è un’altra data che Nicola ricorda, il 2015: «Otto anni fa è iniziata la svolta orientata ad una più marcata attenzione alla sostenibilità. Partendo dai fornitori, abbiamo costituito una squadra con ortolani e allevatori della zona che ci garantiscono non solo qualità assoluta ma anche una filiera rispettosa e pulita. In secondo luogo ci siamo dotati di un importante impianto fotovoltaico per la creazione di energia. Abbiamo cominciato a prestare sempre maggiore attenzione a ridurre al minimo lo spreco alimentare e, infine, al benessere dei nostri dipendenti, con due giorni di riposo settimanale, periodiche chiusure e grande cura degli ambienti e del clima di lavoro. Il nostro ruolo ci mette di fronte alla responsabilità di essere un esempio positivo, proponendo non solo il rispetto per i clienti e per la loro salute, ma anche delle risorse e dell’ambiente che vogliamo lasciare ai nostri figli e nipoti».
C.D.M.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino